Un Grillo per la testa, il comico scomodo
di Davide Vedovelli

Sabato 3 marzo a Montichiari, sudato ed arrabbiato come sempre, ha fatto ridere, indignare, riflettere migliaia di bresciani accorsi da ogni angolo della provincia, e non solo, per non perdersi due ore in compagnia del comico ligure.

Sabato 3 marzo PalaGeorge gremito per la seconda serata consecutiva a Montichiari, ma sul palco non c’era una rock star internazionale, ma il genovese più (im)popolare del nostro tempo: Beppe Grillo. Sudato ed arrabbiato come sempre ha fatto ridere, indignare riflettere migliaia di bresciani accorsi da ogni angolo della provincia, e non solo, per non perdersi due ore in compagnia del comico ligure.

Le prima battute sono state rivolte all’attuale governo, alla riduzione del programma in 12 punti. E’ passato poi ai temi caldi come l’energia, l’economia, banche e multinazionali, facendo fuoco a destra, sinistra ed al centro senza favoritismi per nessuno.
Ed è questo che piace alla gente. Lui è uno che non ha paura di dire ciò che sa, che smaschera truffe e focalizza l’attenzione su elementi che possono passare in secondo piano ma che nascondono imbrogli e truffe miliardarie. Celebre il caso Parmalat, le numerose inchieste su Telecom da cui è stato intercettato per quattro anni e che definisce “Associazione a delinquere di stampo telefonico”.

Queste affermazioni gli sono costate numerose querele, 21 processi ancora aperti e una schiera di avvocati che lavorano solo per lui… ma niente sembra poterlo fermare. Il motivo? Che ha sempre (o quasi) ragione.
Ospiti allo spettacolo l’associazione “amici di Grillo di Brescia” composta da studenti, avvocati, ingegneri operai, legati a differenti schieramenti politici, ma questo non conta. Quando si parla di ambiente, ecologia, ed economia non importa il colore politico, perché gli effetti devastanti colpiscono tutti, sia chi sta da una parte e sia chi sta dall’altra.

Era presente anche il giovane bresciano, accusato del reato di LINKAGGIO. Questo ragazzo dipendente di un supermercato ha messo sul suo sito personale un “link”, ossia un collegamento ad un sito cinese regolare, che permette di vedere tutte le partite del campionato italiano gratis ( www.ticinolibero.ch).
Questo sito cinese paga regolarmente i diritti alle squadre italiane, e quindi, niente di illegale. Dopo poco gli si sono presentati a casa i carabinieri ( “…che non vollero esulare la loro competenza…” come canta Bertoli) e gli hanno sequestrato il computer a lui ed a sua moglie, con in più una multa di un milione e mezzo di euro.

Se l’è vista brutta, ha scritto a Grillo, che gli ha messo a disposizione due suoi avvocati ed è riuscito a vincere sia in primo che in secondo grado ed ora il processo è in cassazione… i giudici non capivano cosa fosse il reato di LINKAGGIO. Questo è solo un esempio delle tantissime ingiustizie di cui non sappiamo niente e di cui ci tengono all’oscuro. Si è scagliato anche contro l’informazione ed i mass media dimostrando sempre le sue tesi e facendo vedere nomi e cognomi dei colpevoli.

Queste sono spiegazioni del perché non lo facciano apparire da anni in televisione. Ma lui un modo l’ha trovato, ed è il suo frequentatissimo Blog ( www.beppegrillo.it) il quindicesimo più visitato nel mondo. Sperando di poterlo vedere presto anche sul piccolo schermo non ci resta che andarlo a vedere nei palazzetti, avendo cura di acquistare i biglietti almeno un mese prima.
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