Rinvenute tre bombe della Grande Guerra
Inizieranno lunedì i lavori di bonifica dell’area artigianale di Idro dove sono state rinvenute tre granate al fosgene della Prima guerra mondiale.

Si annunciano giorni difficili per i titolari di attività nella zona artigianale di Idro, nei dintorni della Pieve. E anche per chi abita lungo la strada che dalla cittadina sale a Capovalle. Succederà la prossima settimana, da lunedì in poi, quando inizieranno le operazioni di rimozione e brillamento di tre ordigni ritrovati ormai un paio di mesi fa (ma la notizia è stata diffusa solo in queste ore) nella prima località. I preparativi, già avviati, sembrano quelli di una operazione militare, e del resto le precauzioni non sono eccessive in questi casi.

Anche perchè come spiegano i tecnici del nucleo «Eod» (Explosive ordnance disposal) del decimo reggimento Genio guastatori Cremona, si tratta di vecchie granate di artiglieria contenti «fosgene», un pericoloso agente chimico usato a piene mani, e con risultati devastanti, contro le trincee della Grande guerra. Le manovre inizieranno all'alba di lunedì, e potrebbero proseguire anche martedì e mercoledì; come invece esaurirsi in una sola giornata. Gli ordigni saranno trasportati uno alla volta dalla località Arca, dove sono stati stoccati, verso una vecchia cava in località Rio Secco, nel Comune di Capovalle. Dopo un'attenta ricerca sembra questa sia la zona più adatta e più vicina per far brillare i residuati, risalenti appunto alla Prima guerra mondiale.

Come dicevamo, il ritrovamento è avvenuto alcuni mesi fa, quando nella zona artigianale erano iniziati i lavori di ristrutturazione del vecchio capannone in disuso, dell'«Eridia Imballi». Durante gli scavi si sono materializzate queste presenze preoccupanti e subito sono stati fermati i lavori. Chi conosce bene la storia di Idro ricordava che in quel punto erano state abbandonate e sepolte armi belliche, ma il tempo aveva fatto dimenticare la vicenda. Fino a quando il materiale è riaffiorato.

A quel punto sono iniziati gli interventi di messa in sicurezza. Prima è stata perimetrata l'area da interdire, con un cordone di sicurezza con un raggio di 400 metri: con un notevole anticipo sullo spostamento degli ordigni, la zona sarà presidiata da polizia locale, corpo forestale dello Stato e protezione civile. Poi, nelle ore a rischio qui verranno sospese tutte le attività, e il provvedimento interesserà anche l’area dal passo Cavallino della Fobbia ai fienili di Campei, mentre il traffico privato sulla strade coinvolte sarà temporaneamente sospeso. La provinciale 58 che unisce Idro a Capovalle rimarrà però chiusa solo a ridosso dell'esplosione, in orari che verranno comunicati ai cittadini nei giorni precedenti dalle amministrazioni comunali. La base logistica delle operazioni sarà Capovalle, e qui lavoreranno vigili del fuoco e personale medico: fortunatamente gli ordigni possono essere trasportati, e nessuno dovrà lasciare le proprie abitazioni.

Mila Rovatti da Bresciaoggi

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