L'orgoglio del mondo rurale alla Giornata del Ringraziamento
di Cesare Fumana

Una filiera agricola tutta italiana. È questo l’obiettivo annunciato ieri dal presidente provinciale di Coldiretti Ettore Prandini nel corso della manifestazione a Vallio Terme

 
Grande successo per la Giornata provinciale del Ringraziamento celebrata ieri dalla Coldiretti di Brescia a Vallio Terme. Già dalle 9 ha avuto inizio l’invasione pacifica di oltre settanta trattori che hanno sfilato dapprima lungo il paese per poi portarsi fino a Gavardo e far ritorno per la celebrazione della messa.
Una sfilata con in testa il Corpo Bandistico di Vallio Terme si è poi snodata dall’inizio del paese alla parrocchiale dove il parroco don Angelo Pizzato e consigliere ecclesiale di Coldiretti don Claudio Vezzoli hanno concelebrato una partecipata funzione religiosa, nel corso delle quale ogni sezione locale ha presentato alcuni prodotti della terra.
Al termine della messa, le numerose autorità presenti si sono avvicendate sul palco per portare il loro saluto e il loro ringraziamento. Il sindaco di Vallio Terme Pietro Neboli ha accolto «con grande onore la scelta di Coldiretti di organizzare la Giornata del Ringraziamento a Vallio. Il rispetto del suolo, del territorio, è un tema importante: l’uomo non deve cercare di dominare la terra, ma di entrarvi in simbiosi, tenendo presente che non si possono cambiare le regole che scandiscono il lavoro agricolo, ciclico e inarrestabile.
L’attività agricola consiste nel tramandare la conoscenza dai più vecchi ai giovani, e noto con piacere che diversi giovani si avvicinano con entusiasmo al mondo agricolo». Infine ha voluto ringrazio i presidenti delle sezioni di Vallio e Gavardo, Sergio Berardi e Renato Massolini, per aver organizzato al meglio questa giornata.

L’assessore all’Agricoltura della Provincia di Brescia Gian Francesco Tomasoni ha espresso la sua soddisfazione per la «scelta diversa e coraggiosa, peraltro confermatasi lungimirante, di Ettore Prandini laddove ha deciso di siglare l’accordo sul latte: questo ha permesso di frenare la discesa del prezzo e di riportare i prezzi di latte e grana a un livello accettabile dal quale ripartire».

Il vicepresidente della Provincia di Brescia e assessore al Territorio, nonché deputato, Giuseppe Romele ha sottolineato come la festa sia «un momento di vita vissuta, e i valori manifestati quest’oggi permetteranno di non farci sopraffare dalla crisi e trovare la forza per reagire e dalla provincia e dal Parlamento non mancherà la vicinanza al mondo rurale».

L’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Lombardia Franco Nicoli Cristiani ha apprezzato «la volontà, evidente dalla giornata organizzata da una comunità attiva e nutrita come quella di Coldiretti, di proseguire, non ripiegandosi su sé stessi e senza fare passi indietro».

Erano presenti anche l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini e il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini, nonché alcuni sindaci e amministratori locali della zona.

Infine è toccato al presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini tracciare un bilancio dell’annata appena conclusa. «Questa annata agraria è probabilmente una delle più difficili degli ultimi 30 anni. Il dialogo con la politica è necessario per arrivare a permettere al consumatore di distinguere la qualità dell’agroalimentare italiano rispetto a quella del prodotto importato da altri paesi. Speriamo di arrivare finalmente all’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta, che non sarà certo la panacea, ma un modo per ripartire e per dare ai consumatori la possibilità di scegliere la qualità italiana. L’obiettivo è di costituire una filiera agricola tutta italiana: stiamo procedendo a un lavoro di revisione dei Consorzi Agrari, continuiamo a puntare sulla vendita diretta nei farmer market e siamo per il rilancio del ruolo di cooperazione; speriamo inoltre di poter arrivare alla possibilità di inserire negli scaffali della Grande Distribuzione aree destinate all’agroalimentare italiano per restituire reddito alle nostre imprese e consentire al mondo agricolo di guardare avanti e crescere ancora. Siamo la prima agricoltura al mondo e intendiamo rimanere tali».

La cerimonia si è conclusa con la tradizionale benedizione dei mezzi agricoli, mentre la giornata di festa è proseguita con il pranzo sociale presso il ristorante Parco della Fonte.
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