Biancaneve abita a Vobarno
Esampio raro, Vobarno fa da tempo da sfondo a una specialissima favola di Biancaneve e i 7 nani. Una pubblicazione satirica da non perdere.

Esampio raro, Vobarno fa da tempo da sfondo a una specialissima favola di Biancaneve e i 7 nani. Una pubblicazione satirica da non perdere.

Tutto è iniziato nel 1990, con l’allora sindaco Andrea Barbiani. In strade e bar apparve per la prima volta «Biancaneve & 7 N»: una velina di satira politica che prendeva di mira un po’ tutti in modo ironico e divertente, senza mai scadere in cattiverie gratuite o volgarità.

Da allora, a intervalli irregolari (comunque sempre in periodo di campagna elettorale), la pubblicazione torna a farsi sentire senza far scoprire gli autori, mai individuati in 17 anni: si tratta comunque di qualcuno che conosce le cose di Vobarno, anche quelle amministrative.

«Erano anni che non ci si sentiva - recita l’ultima fatica uscita in questi giorni; dopo studi, riflessioni e approfondita discussione, oggi abbiamo deciso di fare il grande passo: non più solo satira ironica, ma anche impegno diretto nella vita politica».

Ed ecco quindi il calendario 2007, «gocce di lievi critiche e buoni consigli per i nostri cari amministratori…», dostribuito «con preghiera ai nostri amministratori di amministrare bene, anzi meglio, e ai nostri lettori affinché diffondano, fotocopiandolo, il calendario, devolvendo un’offerta libera al sindaco così che abbia qualche risorsa in più per governare il paese».
Il curioso calendario affida ogni mese a un amministratore vobarnese, iniziando con gennaio dal sindaco Carlo Panzera: «Politico navigato, amministratore praticamente da quando esiste il Comune, approdato alla poltrona di primo cittadino dopo una carriera da vicesindaco…».

Ogni mese è corredato anche dalla caricatura dell’amministratore preso di mira. Seguono il vicesindaco Fabrizio Galvagni («Un sindaco che suona la piva?») gli assessori (da Paolo Barbiani, figlio d’arte di quell’Andrea, primo sindaco satirato nel 1990, a Gianluca Calzoni, il quale «fa chiudere le ultime buche lasciate sulla provinciale dalla colonna tedesca in ritirata», a Stefano Francinelli, che «stermina le pantegane della zona macello», a Giorgio Romani, che «organizza un bel falò di libri scolastici in piazzetta», a Vincenzo Zanni, con un «commercio che cresce solo per i negozi di merci esotiche e i centri per telefonare all’estero»), e i consiglieri di maggioranza, compreso quel Raffaele Rizza che, lì da lungo tempo, oggi «soffre, a starsene in un angolino dopo tanti anni di giunta, e organizza la marcia su Vestone alla presa della Comunità montana».

m.pas.
Da Bresciaoggi
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