Appuntamento a Vallio Terme
Il presidente Coldiretti: «La scelta del luogo sottolinea l’importanza e le difficoltà delle zone di montagna»

 
Condividere le difficoltà e le aspettative di un anno di crisi, nonché le azioni da intraprendere per garantire il futuro all’agricoltura. Sono i pilastri su cui si basa la Giornata provinciale del Ringraziamento di quest’anno organizzata dalla Coldiretti, in programma domani a Vallio Terme.
La giornata si aprirà alle 9 con il raduno dei trattori nel piazzale della chiesa e lungo la strada adiacente; alle 9.15 i mezzi partiranno alla volta del paese e delle frazioni per poi tornare in piazza.
Alle 10.30 la Parrocchiale ospiterà la messa, cui seguirà, alle 11.30, la benedizione dei presenti e delle macchine agricole.
Alle 12.30 il gruppo si sposterà al ristorante «Parco della Fonte» (via Sopranico 10 a Vallio Terme) per il pranzo sociale; infine, alle 16, l’estrazione dei biglietti della lotteria.
 
«La scelta di celebrare la Giornata provinciale del Ringraziamento a Vallio Terme - ha spiegato Ettore Prandini durante la presentazione dell’iniziativa - rappresenta una scelta strategica precisa: un anno difficile come questo ha segnato l’intera provincia, ma soprattutto le zone di montagna, importanti sia per numero di aziende, sia per l’attività di tutela dell’ambiente garantita, e quasi mai riconosciuta, dall’agricoltura. Ci teniamo inoltre a sottolineare come la nostra attenzione non privilegi alcuna zona in particolare del Bresciano, estendendosi invece capillarmente a tutta la provincia».
 
La «Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace» ha preparato per la Giornata il messaggio «Tu prepari il frumento per gli uomini» (dal Salmo 65,10).
L’auspicio espresso è che «la terra torni a essere il luogo in cui l’uomo vive la sua relazione con Dio» perché «la percezione di un incontro tra natura e uomo suppone la percezione della terra come dono di Dio, da accogliere e rendere produttivo, non da distruggere o abbandonare».
 
Il messaggio prosegue evidenziando che «il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra. È una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità», ed è perciò che «risulta oltremodo urgente riconoscere la centralità del lavoro agricolo per recuperare quel processo virtuoso che ridona la dignità di persona al lavoratore della terra nella stessa misura che ai lavoratori dell’industria e dei servizi».
 
La Commissione Episcopale ha inoltre sollevato problemi attuali quali il consumo di suolo, attività in cui il nostro Paese detiene un primato, e le forme di ingiustizia perpetrate a danno del mondo agricolo: economie emergenti, per esempio, che occupano terre nelle Nazioni più povere, deturpando ambiente e creato.
L’invito, come singoli e come comunità, è ad assumere «la responsabilità di maturare in una mentalità rinnovata, che sappia fare del ringraziamento la base da cui partire per rendere giustizia all’opera straordinaria del Creatore e all’uomo stesso».

Dal Giornale di Brescia

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