Giù la serranda dell'Assunta
di Giancarlo Marchesi

Assunta Zambelli ha chiuso per sempre l'unico negozio di alimentari di Avenone di Pertica Bassa.

 
Sabato scorso, 31ottobre, ha chiuso per sempre l’unico negozio di Avenone, frazione di Pertica Bassa posta ad un’altitudine di 785 metri.
Assunta Zambelli, la titolare dell’emporio denominato «Non solo pane», raggiunto il traguardo della pensione ha deciso di lasciare l’attività, senza poter trovare qualcuno che rilevasse il suo negozio, dove per anni ha venduto un po’ di tutto: dai generi alimentari alle bombole del gas, dalla piccola cancelleria ai bottoni.
 
Assunta iniziò l’attività nel 1983, quando raccolse il testimone dal suocero Tommaso Ghidinelli, che aveva aperto l’emporio nei lontani anni Cinquanta, quando Avenone poteva contare su una popolazione ben superiore rispetto agli attuali 70 abitanti ed era un luogo di villeggiatura per intere famiglie della Bassa e per molti emigranti che durante il periodo estivo tornavano al proprio paese natale.
 
Pochi clienti
È stata una decisione meditata a lungo, quella di chiudere il negozio, ma alla fine - ci confessa Assunta con amarezza - non c’erano alternative: pochi clienti e nessun aiuto pubblico per sostenere un’impresa che richiedeva una dedizione e un impegno economico non più sostenibili.
Ultimamente - prosegue Assunta - neppure durante la bella stagione, le vendite riuscivano a compensare i magri guadagni dell’inverno, perché i turisti sono sempre meno e gli emigranti tornano più raramente.
 
Rimane ancora il bar
Ora ad Avenone, oltre alle antiche case cariche di storia e alla parrocchiale dedicata a San Bartolomeo, è rimasto un solo esercizio pubblico: un bar.
Gli abitanti del piccolo borgo dovranno scendere a valle per acquistare qualsiasi cosa e l’autovettura diventerà indispensabile per fare la spesa.
Ad essere penalizzati, è facile immaginarlo, saranno soprattutto gli anziani che, non solo dovranno raccomandarsi a parenti e amici per le loro necessità quotidiane, ma con la chiusura di questo negozio hanno perso un punto di riferimento, un luogo dove potersi ritrovare per stare insieme e conversare.
 
Un segno dei tempi
Questo piccolo episodio è un segno dei tempi e riassume pienamente i problemi dei piccoli borghi montani, che non fanno parte dei circuiti turistici «alla moda».
Luoghi senza negozi, senza servizi, dove la posta arriva con difficoltà, dove la linea Asdl è solo un miraggio.
Realtà silenziose, con pochi bambini, con case vuote e molti anziani che, nonostante tutto, hanno lo spirito e la forza per rimanere aggrappati ai propri paesi, ai propri ricordi, superando con dignità le innumerevoli difficoltà quotidiane.
 
 
Giancarlo Marchesi dal Giornale di Brescia
 
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