Corso di arabo al Moretto e dintorni
E' capitato anche alle scuole di Valle Sabbia di avere a che fare con associazioni di immigrati che chiedevano di utilizzare gli ambienti scolastici per corsi di arabo.

 
Siamo un gruppo di insegnanti dell’Istituto Moretto e vorremmo esprimere il nostro parere in merito alla questione legata al Forum marocchino per l’integrazione in Italia.
Detta questione riguarda il diniego espresso dal signor Giorgio Prandelli, assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, di concedere le aule del nostro Istituto affinché sessanta bambini arabi possano imparare, qui, la loro lingua.
Lo scorso autunno, durante un collegio dei docenti, il preside ci chiese di esprimere un parere in merito alla possibilità sopraccitata.
Il Collegio diede parere positivo e tale concessione non comportò alla scuola alcun onere in quanto il Forum stesso si occupò interamente delle spese di gestione (bidello, pulizie).
 
Durante quel collegio la richiesta del Forum marocchino è stata approvata ed anche il consiglio d’istituto appoggiò tale decisione votandola.
Vorremmo ricordare che la nostra utenza è composta da ragazzi provenienti da diverse Nazioni del Mondo (42 per la precisione) e che la Scuola Moretto sta diventando sempre di più un punto di riferimento in merito alle dinamiche legate all’intercultura e alla solidarietà.
Integrazione e solidarietà che partono anche e soprattutto dalla capacità di accogliere.
 
Non a caso da un paio d’anni all’interno del nostro Istituto si svolge una festa, «Sapori e Saperi» che condensa, appunto, in una giornata speciale, il lavoro di un anno di accoglienza, solidarietà e intercultura.
Un’altra attività, fiore all’occhiello della Scuola, è il «Torneo mondiale di calcio a 7». Ed anche qui troviamo intercultura, solidarietà e sport quanto di più sano e positivo una scuola possa offrire.
Tutto l’istituto (personale docente e non) ha partecipato e partecipa a queste iniziative perché condividere è fondamentale e crea un clima sereno e positivo.
 
Certo, le difficoltà non mancano, le incomprensioni pure, ma tutto ciò non frena nel nostro desiderio di costruire una scuola migliore.
Anche senza fondi.
Ma la cosa più grave che vorremmo denunciare è la seguente: sabato 18 ottobre davanti al nostro istituto si sono presentate due ragazze che hanno distribuito volantini redatti dai giovani della Lega Nord. In tali volantini si leggevano frasi deliranti in merito ad una non ben precisata «catastrofe» che il nostro istituto starebbe anticipando.
 
Verremmo travolti da un’«orda anomala»? Di nuovi «barbari»? Non si sa.
Quel che è certo, però, e che i giovani della Lega Nord pensano che le spese, come abbiamo già detto, di gestione del Forum, siano a carico della scuola.
Ribadiamo che nessun costo è gravato o graverà sul nostro già precario bilancio scolastico. Quindi? Anziché preoccuparci di questioni che in fondo sono semplici, se vogliamo banali (bambini in una scuola per imparare l’arabo), occupiamoci delle reali condizioni in cui versa la Scuola.
E non solo la nostra.
 
Se trenta alunni vi sembran pochi provate voi ad insegnare! Potremmo cantar in coro.
E che dire delle nostre aule? Tutti i giorni dobbiamo combattere con quella concreta e drammatica sensazione di vivere ed insegnare in una condizione d’abbandono dove l’arte di arrangiarsi (in tutti i sensi) mai come in questo luogo ha raggiunto i più alti livelli.
 
Il morale è ancora alto.
Nonostante tutti, fuori, remino contro con le loro paure e i loro pregiudizi.
E paura e pregiudizio non possono essere le basi per costruire una società migliore.
 
Prof. Paola Pigozzi
seguono 25 firme
Brescia
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