Stanziati i fondi per la Provaglio-Barghe
Fra gli interventi di ripristino delle strade a rischio frane e smottamenti la Provincia ha stanziato fondi per quattro cantieri valsabbini fra cui quello per Provaglio Val Sabbia

Prendono il via gli interventi di messa in sicurezza delle strade provinciali colpite da frane, cedimenti del manto stradale, infiltrazioni d’acqua e logoramento del calcestruzzo nel caso dei ponti. Sono 21 i lavori d’emergenza programmati dall’assessorato ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia da qui a fine novembre, per una spesa complessiva di circa 3,4 milioni di euro, dei quali ben 800.000 serviranno per fermare il cedimento della Barghe-Provaglio in località Mastanico, dove la strada si è abbassata di 40 centimetri, per 100 metri di lunghezza, in seguito allo smottamento di un pendio ripristinandone il normale livello.

«A causa delle recenti precipitazioni atmosferiche - fa sapere il Broletto - la situazione si è fortemente aggravata al punto da compromettere la circolazione stradale». L’intervento è reso più complesso dalla posa di tubazioni in grado di raccogliere l’acqua piovana e impedire il ripetersi dell’evento.

Fra i cantieri aperti ce ne saranno altri tre in Valle Sabbia per una cifra che supera il milione di euro, compreso quello di Provaglio.

La novità di quest’anno, comunque, è che i fondi necessari per queste opere l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Mauro Parolini, è dovuto andare a recuperarli dalle «devoluzioni», ovvero da tutti quei progetti già finanziati per vari motivi mai partiti. Altrimenti gli interventi di emergenza non sarebbero stati messi in cantiere. Questo è accaduto perché anche il settore strade, come tutta la Provincia, si trova a fare i conti con un bilancio sul quale il presidente Daniele Molgora sta operando una «cura dimagrante» per ripianare il debito ereditato dalla passata Amministrazione e per far fronte al calo delle entrate tributarie causate dalla crisi

Nel 2007, Parolini aveva a disposizione 50 milioni da investire su opere, ad esempio, come la Tangenziale sud. Ora, per sua stessa ammissione, ne ha praticamente «zero». «Serve uno sforzo particolare di revisione complessiva di tutte le risorse a nostra disposizione» spiega l’assessore.

Fonte Giornale di Brescia

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