Nuova ambulanza a Vestone
E' diventata operativa la nuova autolettiga per la Valsabbia a disposizione del gruppo vestonese. L’hanno pagata i cittadini, le banche e le associazioni.

 
Da qualche giorno i servizi d’emergenza per la Valsabbia possono contare su uno strumento operativo in più: i volontari del soccorso di Vestone hanno a disposizione una autolettiga gemella della «medicalizzata» di Nozza.
Si tratta di una Volkswagen Ts attrezzata e pagata col contributo dei cittadini, con qualche finanziamento delle banche, con l’aiuto di altre associazioni di volontariato sul territorio e con le iniziative del gruppo Volontari ambulanza, come la tradizionale «Castagnata» che tornerà in scena in novembre in piazza Garibaldi.
 
«Il precedente mezzo di soccorso - spiega Grazia Bendotti, da 27 anni alla guida del sodalizio vestonese del soccorso - era arrivato grazie a un grosso contributo della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, mentre in questo caso abbiamo potuto contare molto su fondi offerti da privati, che ci hanno ringraziato o hanno voluto ricordare così i loro cari, o da altre associazioni di volontariato che destinano al nostro gruppo parte del ricavato delle loro iniziative».
 
Il sodalizio di cui parliamo è nato quasi quattro decenni fa, e fa parte dell’Associazione volontari ambulanza della Valsabbia assieme ad altre 10 realtà locali sparse da Bagolino a Villanuova: «Oggi contiamo su una quarantina di volontari, trenta circa appartenenti al nostro gruppo, mentre gli altri, pur inquadrati in altre realtà, operano regolarmente con noi».
Questo perchè all’interno dell’Associazione ci sono nuclei che non si occupano di interventi in emergenza, ma solamente di servizi programmati.
 
Tecnicamente parlando, essere in quaranta a fare i turni di emergenza «significa avere sempre a disposizione tre persone pronte a intervenire 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno (per un totale di 26.280 ore) - aggiunge Grazia Bendotti -, Pasqua, Natale, Capodanno e Ferragosto compresi. Vuol dire che in media, in un anno ogni volontario dedica gratuitamente al prossimo 657 ore del suo tempo che potrebbe invece consacrare al sonno e ad altre passioni. Un impegno che merita un plauso».
 
M.PAS. da Bresciaoggi
091026Vest.jpg