Le date sono importanti e l’Amministrazione comunale di Gavardo ha deciso di ricordare la caduta del muro di Berlino, iniziata la mattina del 9 novembre 1989, quando migliaia di berlinesi iniziarono a varcare il confine.
Sembra passato un secolo ed invece solo vent’anni ci separano da quegli storici momenti. Ne è passato di tempo da allora. Arnaldo Forlani era segretario della Democrazia Cristiana, il Festival quell’anno lo hanno vinto Fausto Leali e Anna Oxa con “Ti lascerò”, Eugenio Scalfari e Carlo Caracciolo nell’89 vendono il pacchetto azionario dell'Editoriale L'Espresso alla Mondadori di Carlo De Benedetti, a Venezia i Pink Floyd tengono in Piazza San Marco un concerto gratuito davanti a una folla di 200 mila persone e Achille Occhetto, segretario del Pci, in un discorso tenuto alla Bolognina, annunciava che il partito avrebbe cambiato nome, simbolo e programma politico.
E noi come siamo cambiati? Gavardo, Brescia, i bresciani, come sono cambiati? Ne discutono questo venerdì, 23 ottobre, Giacomo Scanzi, direttore del Giornale di Brescia, lo storico Roberto Chiarini e il politologo Vittorio Emanuele Parsi, nella prima serata “The Wall: Il mondo dopo la guerra fredda”.
Nella seconda serata, in calendario per il venerdì successivo, 30 ottobre, sarà ospite Piero Ostellino, già direttore del Corriere della Sera ed editorialista dello stesso. Titolo della serata “The Wall: l’irresistibile (ma imprevedibile) crollo dell’Urss”. Si parlerà di quei concitati giorni che hanno portato al crollo del muro e posto le basi per l’unificazione della Germania.
«L’obiettivo di questa nuova proposta culturale – spiega il Sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola – è quello di promuovere il dibattito e la riflessione su temi e momenti importanti che hanno caratterizzato il nostro passato, individuando un percorso storico che possa porre le basi per ulteriori approfondimenti e per nuove occasioni di confronto».
Tutti gli incontri si terranno presso il Museo Civico Archeologico di Gavardo, con inizio alle 20.30 e sono a ingresso libero.
