L'anomalo turbinio dell'Enel
di val.

In occasione di un incontro che avverrŕ oggi nella sede della Regione Lombardia, i responsabili dell'Enel dovranno spiegare come mai in questi giorni, contrariamente a quel che accade di solito, stanno svuotando i bacini Boazzo e Bissina.

Gli obiettivi del tavolo istituzionale che si è riunito ieri a Roma per discutere i problemi dell’Eridio sono in sostanza due è sono gli stessi indicati dal Ministro Pecoraro Scanio. Primo garantire il deflusso minimo vitale del lago d’Idro e del fiume Chiese. Secondo trattenere nel lago una quantità d’acqua tale che nel periodo estivo sia sufficiente per tutti gli usi: agricolo, turistico ed ecologico.

Ieri si sono presentati però almeno due problemi.
Da una parte l’assenza da quel “tavolo” della Regione Lombardia, determinata a decidere delle questioni lacustri in autonomia, come aveva detto l'assessore Buscemi in occasione della sua visita a Idro.
Dall’altra l’anomalia segnalata dal presidente Pasini e dall’assessore Rovatti della Comunità montana: “I bacini dell’Alto Chiese Bissina e Boazzo, regolati dall’Enel, stanno rilasciando grandi quantità d’acqua. Dato il periodo non si capisce proprio il perchè – affermano -. In vista della stagione irrigua non vorremmo che questo finisse col provocare problemi e che alla fine ci fosse poca acqua”.

Il timore è che, quando servirà di irrigare i campi e sotto la pressione degli agricoltori bisognosi di liquido elemento, chi regolerà il lago sarà costretto a rilasciare ben più del metro che i rivieraschi vorrebbero. Sarebbe la dimostrazione che alla Bassa serve più acqua di quella che i rivieraschi intendono cedere.
La Regione, interpellata dai due amministratori valsabbini, con l’obiettivo di ricevere spiegazioni ha convocato i produttori idroelettrici per oggi.
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