Livemmo si rinnova
I centri abitati più periferici, e Livemmo, il «capoluogo» di Pertica Alta, è uno di questi, fanno regolarmente i conti col problema della rarefazione o della scomparsa dei servizi.

I centri abitati più periferici, e Livemmo, il «capoluogo» di Pertica Alta, è uno di questi, fanno regolarmente i conti col problema della rarefazione o della scomparsa dei servizi.

E in particolare con la chiusura delle botteghe e dei bar; strutture di fondamentale importanza soprattutto per la popolazione anziana. Così, proprio a Livemmo, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire offrendo a qualche imprenditore ottimista uno spazio di lavoro.

La novità prenderà corpo nell’ambito di una serie di interventi e di cambiamenti delle destinazioni edilizie: la ex scuola elementare diventerà la sede del municipio e, sul retro, dell’ufficio postale della Pertica, mentre l’ex ambulatorio comunale (che attualmente ospita lo sportello delle poste) farà posto a due sale polifunzionali e, al piano terra, a un locale con destinazione commerciale da assegnare.

Uno stimolo, si spera, per la rinascita di questa realtà oggi un po’ abbandonata. Come abbiamo appena accennato, però, l’operazione è molto più ampia, e prevede innanzitutto «due operazioni di abbattimento delle barriere architettoniche - spiega il sindaco di Pertica Alta Denis Zanolini - che comportano una spesa di 292 mila euro per l’ex ambulatorio, e di altri 173 mila per la nuova sede del Comune.

E mentre entrambe le progettazioni, per 68.800 euro, sono state finanziate, per adesso solo l’intera operazione relativa al nuovo municipio e al nuovo ufficio postale ha ottenuto, per intero, il previsto finanziamento regionale».

L’attuale palazzo comune è posizionato a poche decine di metri dalla chiesa parrocchiale, e in questo caso, la versione locale di «Peppone», ovvero il sindaco, e «don Camillo» (ovvero don Tonino) si vedono e si salutano spesso.

La destinazione dell’edificio civico? «L’ambulatorio comunale rimarrà al suo posto, mentre il resto dello spazio - annuncia sempre Zanolini - verrà trasformato in un appartamento comunale da destinare a eventuali casi di bisogno».

La sede civica verrà installata invece al posto della scuola elementare (che da non molto è stata trasferita nella frazione Navono), che grazie a un contributo regionale già assegnato finirà per ospitare uffici, archivio, sala consiliare e, sul retro, la nuova sede della posta. Sperando che la nuova collocazione sia più fortunata: nel 2006, lo ricordiamo, l’ufficio attuale ha ricevuto ben due visite sgradite; due rapine che hanno fruttato agli autori un discreto bottino.

Per quanto riguarda invece l’operazione ex ambulatorio, i progetto è stato interamente finanziato, ma manca ancora il finanziamento regionale dei lavori.
In totale, nelle casse del Comune dovrebbero entrare presto circa 465 mila euro di derivazione regionale (oltre il 40% già finanziato); un arrivo di fondamentale importanza per il magro bilancio civico.

Massimo Pasinetti
Da Bresciaoggi
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