Il caso della casa
di Ubaldo Vallini

Doveva essere pronta da quasi due anni, invece il cantiere č fermo da piů di uno. I lavori dovrebbero riprendere entro un mese.

 
Ma cosa è successo alla nuova sede della Comunità montana di Valle Sabbia?
Nei programmi illustrati dal presidente comunitario Ermano Pasini a fine ottobre 2006, almeno il primo lotto avrebbe dovuto essere inaugurato l’anno dopo, alla fine di un intervento che prevedeva l’investimento di 940mila euro: fondi regionali provenienti dalla “ex Legge 10”, come i quasi 800mila euro che sarebbero poi stati necessari per risistemare anche l’adiacente parte “vecchia” dello stabile.
 
A due anni di distanza, invece, in Piazza Rinaldini a Nozza c’è solo una struttura grezza in mattoni e cemento armato, con un tetto in laminato di legno che per altro rischia di marcire alle intemperie.
E’ vero che le procedure di appalto, dopo gli annunci, sono state lunghe del previsto, che i lavori sono iniziati a ottobre del 2007 e che la conclusione del primo lotto è di conseguenza slittata al primo agosto del 2009.
 
Ma non basta a spiegare perché “in quel cantiere da agosto dello scorso anno non ci lavora più nessuno” come ci hanno segnalato più volte i cittadini.
“E’ successo che la ditta incaricata ha messo in sicurezza il cantiere e se n’è andata, facendoci poi sapere che non avrebbe proseguito coi lavori” ci ha detto Ermano Pasini, interpellato a proposito.
“Il resto del tempo l’abbiamo passato in adempimenti burocratici per invalidare il contratto, stabilire una penale, predisporre un nuovo capitolato e riappaltare i lavori – ha aggiunto -. Se ne occuperà una ditta di Brescia e prevediamo che possa iniziare a farlo nel giro di un mese”.
 
Capita anche questo con gli appalti pubblici e pare che potesse anche andare peggio, con la tempistica, se solo la ditta che ha manifestato la defaillance “perché quei lavori non poteva più farli, non perché è fallita”, non avesse accettato di pagare la penale imposta di 70 mila euro.
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