Furti notturni a Avenone e Ono Degno
Uccelli da richiamo e formaggi nel mirino dei «soliti ignoti» che nei giorni scorsi hanno visitato alcune abitazioni nella valle del Degnone

Visite sgradite tra Avenone e Ono Degno. I ladri hanno approfittato del buio per mettere a segno qualche colpo che ha lasciato un senso di insicurezza in gente portata a fidarsi del prossimo.
Il primo episodio avviene ai confini della Pertica Bassa, per pochi metri in territorio di Lavenone, dove Lino Tabadorini, pensionato 75enne di Ono Degno, ha il fienile a circa 7 km. dal paese dove abita con la moglie.
«Quasi ogni giorno - racconta - vado a dare un’occhiata ed a “regolare” gli uccelli. Ma la scorsa settimana arrivato lì ho trovato che avevano fatto saltare il lucchetto del cancello, rotto il catenaccio della porta della stalla e rubato 25 uccelli da richiamo dalle gabbie e un decespugliatore».
Il disagio per Lino, da sempre cacciatore, è grande: «Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri di Vestone. Ma intanto, come farò ad andare a caccia?».
 
L’altro episodio si verifica al centro del borgo antico di Spessio di Avenone: tra giovedì e venerdì scorsi i soliti ignoti hanno «visitato» la casa dei coniugi Flocchini: «Era notte - racconta la moglie Luciana Laffranchi - e mio marito Egidio faceva avanti e indietro dalla casa al fienile perché una bestia stava per partorire».
I Flocchini fanno alcuni animali e fanno il formaggio per «uso famigliare: «Non ci siamo accorti di nulla - spiegano -, ma qualcuno ha aperto la porta della cantina e si è portato via undici forme del nostro formaggio, approfittando del fatto che mio marito, facendo la spola, lasciava la chiave della cantina nella porta».
Nella stessa notte anche due abitazioni vicine sono state “visitate”: in una non hanno preso nulla, nell’altra un televisore.
 
M.P. da Bresciaoggi
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