Battello sull'Eridio, atteso il bis
di Ubaldo Vallini

Ha navigato per un mese avanti e indietro fra Idro, Anfo e Ponte Caffaro e l’hanno chiamata sperimentazione. Se una cosa č certa č che l’operazione ha incontrato il gradimento di moltissimi.

L’altra è che sarà ben difficile, per l’Amministrazione provinciale, evitare di confermare il servizio per gli anni a venire. Pieno successo per l’ipotesi di trasporto pubblico sull’Eridio, dunque, idea messa alla prova per tutto il mese di agosto e per la quale sono stati posizionati tre nuovi pontili, con l’ipotesi di sistemarne almeno altri due.
Cinquemila duecento i “movimenti”, vale a dire le operazioni di imbarco e di sbarco. Duemiladuecento i biglietti venduti al prezzo di 4 euro e 70, validi per l’andata ed il ritorno.
Cedole che vanno ad aggiungersi ai quasi mille bambini che hanno viaggiato senza averne bisogno, gratis come i disabili.
 
Numeri questi anticipati da Pietro Frassine, Capitano di lungo corso e nello specifico direttore del servizio sul lago valsabbino, che li ha particolareggiati nel suo rapporto recapitato in Provincia da dove l’intera operazione è stata seguita passo passo: “Non ci aspettavamo certo una risposta di questo genere. Soprattutto nelle corse pomeridiane che sono una durante i giorni feriali e due per i festivi, ci capitava regolarmente di dover lasciare a terra dei passeggeri” ci hanno detto dagli uffici del Broletto.
 
Ma non è tutto. Nonostrante il servizio sia cominciato un po’ a sorpresa a inizio agosto, solo qualche giorno prima nessuno lo sapeva ancora con certezza, già al secondo giorno è stato chiaro che era meglio non pubblicizzarlo troppo, se non altro per mancanza di posti disponibili.
Così ad usufruirne sono stati quasi esclusivamente gli italiani: pochi e sparuti i turisti stranieri che, in mancanza di centri di prenotazione e di pubblicità, non ne sapevano praticamente nulla. Come dire che ci vuol poco a rednere il servizio gradito ad un numero ancora maggiore di passeggeri.
 
“La mia opinione è che la voglia di battello che c’è sull’Eridio, espressa o potenziale, permetta di pianificare l’utilizzo di un’imbarcazione da 80/90 posti, meglio se dotata di terrazza panoramica – ci confida Frassine, che se ne intende -. Per le manovre ci vogliono sempre quelle due persone, dunque i costi non cambierebbero. Credo che si viaggerebbe spesso a pieno carico anche così”.
 
Dell’Amico del Lago, la nave anni ’60 capace di caricare 55 passeggeri, che con Cesare Tavelli al timone ha svolto egregiamente il suo servizio quest’anno sull’Eridio, abbiamo già scritto: si è fermato solo un giorno per un guasto tecnico ed poi è ripartito alla grande, nonostante fossimo a ridosso del Ferragosto.
Nei giorni scorsi è tornato ad immergere la chiglia nell’acqua del Sebino, dove ha ripreso a trasportare comitive.
 
A propossito: fra le richieste registrate da Frassine sull’Eridio, anche quella di utilizzare il battello oltre gli orari previsti dal servizio pubblico, cosa che quest’anno non è stata possibile, e la possibilità per i caffaresi di usufruire di una corsa in più al mercoledì, giorno di mercato a Idro. Preso nota di tutto. Agli uffici della Provincia il compito elaborare tutti questi dati, compresi quelli relativi all’impatto ambientale del servizio.
Poi toccherà alla politica decidere del futuro della navigazione sull’Eridio, in particolare alla Provincia che deve occuparsi della gestione del servizio e del reperimento delle risorse.
L’ipotesi iniziale del progetto “Navigazione dell’Eridio”, in caso di successo della sperimentazione, prevedeva per gli anni successivi l’utilizzo di fondi europei per lo studio ed il varo di un battello ecologico a propulsione ibrida.
Non vediamo l’ora.
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