Arte come medicina, al ricovero di Nozza
di Vallini

La potremmo definire “pittoterapia” ed è nei programmi della Casa di Riposo Angelo Passerini di Nozza.

Pittoterapia? Chiamatela come volete, ad ogni modo è quel particolare meccanismo secondo il quale le persone affette da disordini emozionali e cognitivi anche gravi, trarrebbero grande giovamento non solo dall’ascolto della musica, ma anche dalla visione di opere pittoriche.

Un argomento che è stato approfondito negli Stati Uniti, pionieri come sempre nel campo della ricerca medica, dove un’equipe di scienziati afferma di aver individuato nella pittura un mezzo attraverso il quale solecitare la mente dei malati di altzheimer, che reagirebbero con inusale vivacità di fronte alle tele dipinte e trarrebbero grande piacere dal dipingere essi stessi.

Sarà vero? Potranno presto sperimentarlo i nonni ospiti della Casa di Riposo Angelo Passerini, visto che la Direzione dell’omonima Fondazione ha deciso di offrire loro la possibilità di sperimentare direttamente la bontà o meno della scoperta d’oltreoceano: “Com’è la storia di Maometto e della montagna? Abbiamo fatto così anche noi: non potendo far frequentare ai nostri ospiti i musei e le esposizioni, abbiamo deciso di organizzare le mostre d’arte all’interno della Casa – ci ha detto il presidente G.Marino Crescini -. Duplice l’obiettivo: da una parte la fruizione di opere d’arte per i ricoverati, dall’altra una più assidua frequentazione della casa da parte di visitatori, siano essi familiari o estranei che magari possono approfittarne anche per condividere, con chi la sta vivendo, questa fase del percorso umano che è la vecchiaia”.

Per “rompere il ghiaccio” è stata inviata ad esporre nei locali della Casa Elena Niboli, 26enne di Casto vincitrice dell’edizione 2005 del concorso “Giovane arte bresciana” promosso dalla Fondazione Martino Dolci.
Una scelta non casuale, visto che il percorso artistico della giovane pittrice valsabbina passa proprio nell’interpretazione degli anziani del suo paese, che lei ama ritrarre dopo averne studiato carattere e personalità. Una ricerca la sua che nei prossimi mesi potrà proseguire proprio nella casa di riposo di Nozza, dove Elena portà proseguire la sua indagine.

La mostra ad ingresso gratuito sarà aperta dal 14 aprile al 31 maggio nei locali del nuovo Centro diurno integrato e sarà visitabile ogni giorno dalle 9 alle 18. Una breve inaugurazione durante la quale verrà illustrata l’intera iniziativa è prevista per le 10 e 30 di sabato 15.
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