Il giorno della mozione
di Ubaldo Vallini

L’atmosfera che precede l’Assemblea della Comunit montana, prevista per questa sera nella Casa della Valle di Nozza, di quelle da resa dei conti, anche se sono in molti ad ipotizzare che alla fine tutto finir a tarallucci e vino.

L’atmosfera che precede l’Assemblea della Comunità montana, prevista per questa sera nella Casa della Valle di Nozza, è di quelle da resa dei conti, anche se sono in molti ad ipotizzare che alla fine tutto finirà a tarallucci e vino.
Dopo la ratifica dell’avvicendamento di 4 nuovi delegati, la discussione sul bilancio 2007 e per il prossimo triennio e altre tematiche più o meno coinvolgenti fra le quali anche un aggiornamento sul “tema lago d’Idro”, il punto all’ordine del giorno che alcuni prevedono possa riservare delle sorprese sarà l’ultimo, ovvero la discussione in merito ad una mozione presentata dalle minoranze sulla vicenda della miniera di sali magnesiaci che la società “Miniera Valsabbia Srl” vorrebbe realizzare sul Monte Acuto a Sabbio Chiese.

Quanto il tema possa essere “spinoso” per gli equilibri comunitari valsabbini lo dimostra il comunicato diffuso ieri dalla componente leghista della maggioranza.
Con questo documento, il capogruppo Donini, il vicepresidente della Comunità montana Bontempi, l’assessore Facchinetti ed il consigliere provinciale Facchi, da una parte ribadiscono la loro assoluta contrarietà all’ipotesi che si possa realizzare questa nuova attività estrattiva in territorio sabbiense, “anche in risposta alla strumentale mozione presentata dal Centrosinistra tesa esclusivamente ad intralciare il buon lavoro fin qui svolto dall’esecutivo”; dall’altra censurano “l’atteggiamento tenuto dal presidente della Comunità montana in sede di conferenza dei Servizi in Regione Lombardia” e lo invitano “per il futuro ad una maggiore collegialità anche su materie di natura tecnica”.

La cosa strana è che quella miniera in Valle Sabbia non la vuole nessuno. Della vicenda ce ne siamo occupati nei mesi scorsi, quando l’attuale mozione era stata materia di interrogazione in una precedente Assemblea. Santino Campagnoli capogruppo di “Insieme per la Valle” e Mariano Agostini rappresentante di zona per La Margherita, avevano chiesto chiarimenti in merito alla posizione assunta dal presidente Pasini in sede di conferenza dei Servizi, quando ha dato il suo “nulla osta” alla realizzazione della suddetta miniera nonostante il mandato ad opporsi consegnatogli dal suo stesso Direttivo.

Nella vicenda era poi stata registrata un’ulteriore “stranezza”, ovvero la presenza di due lettere pervenute alla Regione dalla Comunità montana che presentavano la stessa data e lo stesso numero di protocollo. Una, a firma del dirigente dell’Ufficio di Piano, dava un parere negativo sulla miniera. L’altra a firma del presidente della Comunità montana ne dava invece uno positivo.
Altro particolare il fatto che la seconda lettera, pur essendo agli atti in Regione, ma non esiste fra quelli registrati dagli uffici della Comunità montana.

La mozione della minoranza mira a condannare l’operato del presidente della Comunità montana. L'impressione è che il comunicato della Lega Nord lasci intendere che la maggioranza, tutto sommato, ha intenzione di rimanere coesa.
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