«Leggende di Bagolino»
Il Carnevale a Bagolino è più che altrove folklore e tradizione; un’insolita attrattiva turistica che si mantiene espressione autentica di un profondo sentire della gente.

Il Carnevale a Bagolino è più che altrove folklore e tradizione; un’insolita attrattiva turistica che si mantiene espressione autentica di un profondo sentire della gente. Proprio per rimarcare questo legame con il passato, particolarmente vivo a Bagolino, è stato presentato nei giorni scorsi il libro «Leggende di Bagolino e della Valle del Caffaro» di Laura Andreoli e Flaminia Colombo.

Il volume rappresenta infatti un nuovo tassello per ampliare il quadro di conoscenze delle antiche consuetudini bagosse, esemplificate pienamente proprio nella celebrazione del Carnevale. La presentazione del libro, condotta dall’assessore comunale Gianluca Dagani, si è tenuta nella sala consiliare di Bagolino con una folta partecipazione di pubblico. Dagani ha sottolineato che le piccole certezze d’una comunità, con le vecchie storie, i sapori e le vecchie immagini, domani potrebbero svanire con la morte dei depositari dei saperi. «Per questo - ha aggiunto l’assessore - riteniamo utile ogni sforzo per strappare dall’oblio tutto ciò che riguarda abitudini, tradizioni e ricordi del passato».

Anche gli interventi dell’assessore alla Cultura della Comunità montana Emanuele Vezzola e di Stefano Retali, assessore alla Cultura del Comune di Concesio, luogo di residenza delle autrici, hanno confermato la necessità di trovare un punto fermo nell’attuale, frenetica esistenza ed hanno evidenziato l’importanza del ruolo dell’immaginario collettivo per comprendere la civiltà di un popolo.

La parola è quindi passata ad Alfredo Bonomi che, dopo una panoramica nella storia bagossa, ha lodato il rigoroso lavoro delle autrici che hanno inserito un commento storico a margine di ogni leggenda con un glossario curato ed una corposa bibliografia. Le due autrici hanno infine spiegato le ragioni del lavoro che si rifanno al desiderio di riappropriarsi delle loro radici e della spontaneità dei loro avi capaci di generare leggende in cui si intrecciano la devozione religiosa e le credenze popolari.

Un libro capace di risvegliare insomma le stesse emozioni ed i ricordi assopiti che avvolgono chiunque decida di giungere a Bagolino per vivere da vicino la magia del Carnevale bagosso.

(m. a.) dal Giornale di Brescia

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