Pertica Alta, denominazioni dal sapore antico
Ci sono voluti decenni, ma adesso, finalmente, la nuova toponomastica di Pertica Alta (in realtŕ un recupero di antiche denominazioni) sta ridando alla valle l’identitŕ.

Ci sono voluti decenni, ma adesso, finalmente, la nuova toponomastica di Pertica Alta (in realtà un recupero di antiche denominazioni) sta ridando alla valle l’identità «scippata» dal fascismo.

Un azzeramento iniziato nel 1928, quando il governo fascista cancellò per legge le 3 realtà comunali di Livemmo, Belprato e Navono per creare, appunto, il Comune di Pertica Alta.

«Allora - ricorda il sindaco Denis Zanolini - lo stradario dei vari paesi era ricco: c’erano le vie Camozzi, Donati, Sdonio e Guasto a Livemmo; le Maggiore, della Rocca e di Sotto a Belprato; il vicolo delle Galline, via del Polacco e via della Canonica a Odeno e così via».

Una legge, dicevamo, trasformò gli interi abitati in vie. Così, le tante stradine di Livemmo, 200 abitanti, si chiamarono tutte via Livemmo. E la stessa cosa capitò a Belprato, 160 abitanti. Una situazione che ha sempre creato problemi e difficoltà a postini, soccorritori e a chiunque arrivi qui alla ricerca di qualcuno.

La decisione di intervenire è arrivata nel 2004, sulla base dello stradario antecedente il 1928, e a quel punto il Comune ha stipulato un contratto con un’azienda che, però, ha creato immediatamente problemi allungando i tempi. L’incarico è stato revocato, ma a quel punto la medesima ditta è tornata alla carica, riprendendo il lavoro e iniziando, nell’inverno 2005, la posa delle formelle nei paesi.

A quel punto è arrivato un altro colpo di scena: la società incaricata, senza percepire alcun compenso, è svanita nel nulla, e così l’ultimazione dei lavori è stata affidata ad altri. Insomma: serve ancora un po’ di pazienza, perchè l’installazione delle targhe, ora, si concluderà in fretta.

Massimo Pasinetti
Da Bresciaoggi
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