Mercoledì l'ultimo viaggo di Luca Guerra
di Ubaldo Vallini

Il paese di Sabbio Chiese si svegliato sconvolto, ieri mattina, per quello che successo ad uno dei suoi giovani figli la sera precedente.
Luca Guerra se n’ andato per sempre e rimane ancora da capire il perch.


Il paese di Sabbio Chiese si è svegliato sconvolto, ieri mattina, per quello che è successo ad uno dei suoi giovani figli la sera precedente. Luca Guerra se n’è andato per sempre e rimane ancora da capire il perché.
Ieri pomeriggio, la salma del giovane ha potuto far rientro a Sabbio Chiese. I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15.
Intanto il paese si interroga. Turbati i coetanei che lo attendevano per trascorrere una serata in compagnia “era come un sabato sera per noi perché il lunedì di Carnevale non c’era da andare a scuola. Come può essere che uno ti chiama e ti dice che sta arrivando e dopo mezz’ora non c’è più”.
Confusi gli adulti che non riescono ad abituarsi a vedersi scappar via una giovane vita, accade troppo spesso: “Ti danni l’anima per crescere un figlio e in un istante tutto può finire, senza poterci fare niente”.

Luca è morto per essere stato sbalzato dall’auto in seguito ad un’uscita di strada che ha innestato un violento cappottamento. Ed è questa dinamica a far discutere chi piange la sua scomparsa. Già, perché l’abitacolo della robustissima Lancia K presa a prestito dal padre, nonostante il prolungato rotolamento “a patata” sul prato, era assolutamente integro. Il ragazzo è stato sbalzato fuori dal lunotto posteriore ed è stato travolto dallo stesso mezzo che stava guidando. Una tragica fatalità.

Ieri è stato il giorno del riconoscimento e delle pratiche burocratiche per poter portare a Sabbio la salma dello sfortunato giovane. In attesa di potersi stringere attorno ai genitori Doriano e Giuliana Pialorsi, e al fratello Mattia che frequenta la seconda media, i sabbiansi ma in genere un po’ tutti i valsabbini hanno iniziato col ripassare la memoria.
Aiuta a sopportare meglio la separazione da una persona che ami: Luca avrebbe compiuto 19 anni il prossimo agosto, frequentava la 4°D al Liceo Linguistico di Salò ed aveva ricevuto la patente di guida da poco più di un mese.

La sua passione era il calcio: per anni aveva giocato nella Sabbiense e quest’anno era impegnato nel campionato Csi. Papà Doriano è meccanico all’interno della Raffmetal di Casto. Uno zio è quell’Ivan Guerra che per molti anni ha militato in squadre anche di serie A, Brescia compreso. Un altro è quell’Alfio “Chicco” Guerra, riconosciuto asso del motocross di una trentina d’anni fa, che dopo aver appeso la moto al chiodo ha preso a fare il camionista.
Una famiglia conosciuta e stimata, quindi. Un motivo in più perchè la tragedia che l’ha colpita finisse col causare sgomento in tutta la Valsabbia.
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