Vestone avvia le consultazioni sul PRG
A Vestone si terranno «consultazioni pubbliche» per il nuovo Piano di governo del territorio (l’ex Piano regolatore).

A Vestone si terranno «consultazioni pubbliche» per il nuovo Piano di governo del territorio (l’ex Piano regolatore), per raccogliere i bisogni e per capire in che direzione può andare un territorio già fortemente urbanizzato.
Sarà questo un «regalo» per il 2007 ai vestonesi, almeno nelle intenzioni del sindaco Emanuele Corli e della sua giunta.
«Tutto ha inizio con la nuova legge regionale del 2005, che rinnova la materia urbanistica, e che prevede che i piani regolatori vigenti possano avere una durata non superiore ai quattro anni. E Vestone, che ha un Prg approvato nel 1998, deve ora dotarsi di un nuovo Piano, oggi ribattezzato “Piano di Governo del Territorio».

L’avvio del procedimento ha comportato un primo lavoro tecnico in sintonia con Secoval, la nuova società di valle che appartiene a Comunità montana e Comuni, per la raccolta di fotografie e cartografia del territorio. A dicembre si è anche dato il via alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica).
E ora? «Il mio auspicio - spiega Corli - è che si avvii ora un confronto in sintonia con la minoranza, che può scegliere tra la partecipazione attiva e la pura attività di controllo. Comunque, con l’anno nuovo la procedura è ormai avviata, e come maggioranza siamo aperti allo sviluppo delle proposte».

Corli parla della rivalutazione di un territorio che, fortemente urbanizzato, non ha tantissimi sbocchi a disposizione:«Va concretizzato un lavoro che ponga base sulle necessità di sviluppo del territorio, e serve quindi capire se una domanda ulteriore esiste, ed in che direzione, se commerciale, direzionale, industriale, eccetera, intende andare».
Per questo si punta a mettere in campo una consultazione pubblica che coinvolga le parti sociali ed i singoli, anche attraverso un’assemblea pubblica in una o più giornate, per la raccolta dei bisogni dei cittadini, la cui partecipazione alla pianificazione del territorio, per legge, oggi deve essere più attiva e diffusa che nel passato. C’è poi anche l’ipotesi della creazione di un tavolo di lavoro e di consultazione.

È un Prg quello vigente, che risale al 1998, che già prevede la riconversione del sito industriale dell’Ave, fabbrica chiusa per sempre da pochi mesi dopo essere stata simbolo di Vestone per oltre un secolo (era nata nel 1904), a zona mista, da suddividere tra residenziale e commerciale. «Ora va attuata la pianificazione, ma vanno anche reperite le risorse finanziarie necessarie».
Intanto sul tavolo c’è una variante al Prg per Nozza. Dopodichè si andrà avanti con la procedura, per un Pgt che cambierà Vestone.

m.pas.
da Brescioggi


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