Dall'acciaio al turismo d'élite
Alcide Leali ritorna in pista. In attesa di conoscere l’evoluzione della vicenda Alitalia, l’imprenditore di Odolo si prepara a inaugurare la sua «terza vita».

Alcide Leali ritorna in pista. In attesa di conoscere l’evoluzione della vicenda Alitalia (vedi box a lato), l’imprenditore di Odolo si prepara a inaugurare la sua «terza vita».

Dopo avere traghettato le attività di famiglia dall’industria siderurgica al collegamento aereo, infatti, ora l’ex patron di Air Dolomiti punta sul business dell’accoglienza e del benessere. E lo fa entrando nel settore dalla porta principale, con un investimento di circa 27 milioni a Gargnano, dove prevede di costruire una maxistruttura a cinque stelle rivolta a un target di clientela internazionale di fascia medio-alta.

Il piano. Quello bresciano è «il primo e più importante intervento» nel settore turismo messo in campo dal brand Lefay Resort, creato appositamente da Leali «con l’obiettivo di intraprendere iniziative in ambito turistico, proponendo un modello innovativo di vacanza benessere, per colmare il vuoto di offerta in Italia».

I lavori per la realizzazione sono già iniziati, e termineranno entro l’inizio dell’anno prossimo: «l’inaugurazione - spiega Leali - è fissata per l’estate del 2008». La struttura disporrà di novanta suites per oltre 200 posti letto, oltre a un’area servizi e un centro wellness&Spa (benessere) di circa 3 mila metri quadrati con piscine interne ed esterne che «rappresenta l’asse portante dell’offerta ricettiva».

Il resort, che punta a sfruttare l’intera stagione ricettiva, si inserirà in un’area di undici ettari di uliveti e boschi, con vista panoramica sul lago di Garda «e offrirà - aggiunge Leali - occupazione a un centinaio di persone e una ricaduta economica per tutto il territorio circostante». Archiviata l’esperienza di Air Dolomiti, «parcheggiato» il progetto su Tremalzo (Hotel, impianti di risalita e villette), Alcide Leali punta dunque sul Garda.

«E’ un settore nuovo per me - spiega -, ma è comunque figlio dell’esperienza di Air Dolomiti. La società si occuperà della realizzazione, ma anche della gestione. Mi auguro che questo tipo di esperienza faccia da esempio e trascini la riqualificazione del turismo bresciano, un patrimonio che, specie sul Garda, merita di essere rivalutato e riportato ai fati di inizio secolo».

L’innovazione. L’investimento beneficerà di contributi per 1,9 milioni di euro a fondo perduto e per 4,8 milioni a tasso agevolato previsti dalla Legge 488/92 per la aree depresse. «L’assegnazione del finanziamento da parte dello Sviluppo Economico - spiega Mauro Cincotta, amministratore delegato di Europartner Finance, che ha curato l’operazione - dimostra che è possibile introdurre elementi di innovazione anche nel settore turistico. Lefay Resort si è classificata prima nella graduatoria multiregionale dei finanziamenti per il Centronord Italia».

Le soluzioni innovative che saranno introdotte nel nuovo resort sono rappresentate dalla realizzazione di una centrale per la produzione del calore a biomassa, da apparecchiature per produzione calore a pannelli solari, un impianto di trigenerazione con turbine, disgiuntori per ridurre l’inquinamento elettromagnetico, un impianto di alimentazione elettrica autonoma. Il resort sarà certificato in conformità con le norme Iso 9001 (qualità) e Iso 14001 (gestione ambientale) e, successivamente, con l’Emas.

Matteo Meneghello
Da Bresciaoggi


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