Tempi lunghi per il rondò dei Tormini
Da più di un anno è «posticcia» la rotonda dei Tormini. Che fine hanno fatto i lavori? Se lo chiedono tutti e se l'è chiesto anche un pensionato di Roè con la passione delle rassegne stampa, che ha scritto lettere a Comune e Comunità montana.

Tormini di Roè Volciano: dopo un anno di lavori la rotatoria salvatraffico di Ponte Pier non arriva. «Che cosa è successo?» A chiederselo, in una lettera inviata a Provincia, Comunità montana e Comuni interessati (in particolare Roè Volciano) è Graziano Cippini, pensionato villanovese che, con l’hobby della rassegna-stampa giornaliera (che poi raccoglie in volumi) da ormai quasi 40 anni, abita con la moglie in località Bostone, e quella rotonda la percorre assai spesso: «Ho raccolto le voci preoccupate di tanti amici e di tanta gente che conosco, ed ho concretizzato per iscritto quelle lamentele che finora si erano fermate solo alla fase verbale».

Ma cosa si chiede la gente? «Ci si domanda come mai, dopo oltre un anno che è stata posata la rotonda provvisoria in plastica, che è anche pericolosa, perché con il buio spesso i camion urtano qualcuno dei cubi che la compongono e li spostano in mezzo alla strada, creando pericolo, i lavori dei Tormini sono ancora alla fase iniziale. E ci si domanda, cosa che preoccupa ancor di più, dove diavolo sia finita l’impresa, che ha iniziato i lavori e poi è sparita con tutti i suoi macchinari».

Se ormai la progettazione e la realizzazione di una rotonda non fa più notizia, è invece una notizia « continua Cippini che in località Tormini, sulla strada provinciale n° 116, la Virle-Tormini tutto sia partito ma nulla vada avanti». Perché? «L’incrocio dei Tormini, che collega Brescia, la Vallesabbia, la strada Cunettone-Desenzano ed il lago di Garda, è percorso ancor oggi da un traffico molto intenso, anche dopo l’apertura della superstrada che raggiunge Vobarno. Chiedo a chi di dovere, ed il dovere compete alla Provincia, di far conoscere a noi cittadini i motivi per i quali i lavori sono fermi.
Vogliamo sapere - ammonisce l’agguerrito pensionato - quanto tempo ancora dobbiamo aspettare per vedere l’opera ultimata, sperando che il tempo necessario non sia quello già atteso per la nuova (ormai vecchia) 45 Bis… oltre 40 anni».

Anche il sindaco di Roè Volciano Massimo Ronchi, come tutti, da mesi osserva l’impianto predisposto ai Tormini dalla Provincia: «È un’opera da quasi un milione di euro, tutti a carico dell’amministrazione provinciale, che sistemerà uno snodo fondamentale del traffico che va dalla città al lago di Garda ed alla Vallesabbia.
Ma nella situazione attuale siamo molto preoccupati, e ci auguriamo, qualsiasi cosa sia successa dall’inizio dei lavori ad oggi, che la Provincia si attivi in fretta, dando in tempi ragionevoli delle risposte concrete. In sostanza, riprendendo i lavori e ultimandoli rapidamente».
Il sindaco vuol augurarsi che la rotonda dei Tormini possa essere pronta per l’estate: «I disagi, sia per l’intenso traffico che per chi in quella zona ci vive, sono davvero consistenti. Ora, ci si aspettano solo delle risposte».

Ma dalla Provincia arriva una doccia fredda. «L’impresa che aveva vinto l’appalto - spiega l’assessore provinciale - e che doveva occuparsi dei lavori se ne è andata, ed il relativo contratto è stato rescisso.
Ora abbiamo dovuto rifinanziare l’opera per adeguarla, e si è completato il rifacimento del progetto esecutivo. Per fine febbraio contiamo di andare al nuovo appalto (l’operazione, alla fine, ci costerà complessivamente circa 900.000 euro, ed ora è stata completata per circa il 40%), con una ripresa dei lavori che, presumibilmente, si potrà avere ad aprile.
Sulla tempistica completa, difficile buttar lì delle date. Di certo, dopo che l’azienda ha abbandonato i lavori per propri problemi, noi ci siamo dati da fare per velocizzare il più possibile le cose».

Massimo Pasinetti
da Bresciaoggi
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