Manifestazione, il giorno dopo
di Ubaldo Vallini

Accesso agli atti dello Ster, «benedizione» del vescovado e impegno da parte della Provincia. Il giorno dopo la manifestazione sul lago ulteriori recriminazioni certo non mancano

Da una parte la richiesta di accesso agli atti dello Ster di Brescia, l’ex Genio Civile, per capire meglio che decisioni sono state prese nelle ultime settimane e da chi, soprattutto in merito al “tappo” in terra che chiude il canale di approvvigionamenti della centrale Enel di Carpeneda.
Dall’altra una lettera a mons. Francesco Beschi, ausiliario del vescovo di Brescia, perché le campane delle chiese rivierasche possano suonare a festa quando l’acqua del lago tornerà finalmente ad uscire dallo scolmo naturale.

Il giorno dopo la manifestazione che ha portato in piazza più di mille rivieraschi, non si ferma l’azione del “Presidio 11 gennaio” che intende chiedere al “vicevescovo” anche di considerare “festa comandata” la ricorrenza dell’11, giorno di inizio della protesta popolare di fronte al municipio di Idro.
In attesa della “benedizione” da Brescia però, i manifestanti affermano di aver già ricevuto quella di don Angiolino, parroco di Idro, che nei giorni scorsi non avrebbe esitato a schierarsi dalla parte dei suoi parrocchiani affermando durante un’omelia che “presidiare e manifestare con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente in cui si vive, è quando di meglio possono fare coloro che vogliono seguire gli insegnamenti di Gesù”. Parole, assicurano i parrocchiani, che don Angiolino avrebbe suggerito anche al curato mandato a dire messa in quel di Anfo.

Quanto all’impegno sulle vicende dell’Eridio da parte delle istituzioni, va registrata l’autoconvocazione imposta dalle minoranze in Broletto delle Commissioni Terza e Sesta, che si occupano di Ambiente, territorio ed Agricoltura.

“In occasione della prossima Conferenza dei capigruppo chiederemo che le vicende del lago d’Idro vengano inserite all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale – ha detto Gianantonio Girelli, consigliere valsabbino per la Margherita -. Non è giusto che la Provincia rimanga di fatto tagliata fuori dalla questione, occupandosi del lago d’Idro solo per la redazione del piano di sicurezza necessario per poterne innalzare il livello”.

“In questo clima di mancanza assoluta di chiarezza istituzionale – ha aggiunto Girelli -, dove le decisioni vengono prese al tavolo del Prefetto e poi vengono scavalcate ad altri livelli, dove la regione Lombardia rompe la decennale latitanza per adottare provvedimenti tampone che nulla dicono del futuro del lago, siamo convinti che la Provincia possa e debba intervenire per far interloquire fra loro le diverse posizioni ed istanze”.
Intanto il lago sale, al ritmo di 6/10 centimetri al giorno.
Per quando scolmerĂ  dal Chiese come non avviene da almeno 15 anni, ipoteticamente fra il 2 ed il 5 di febbraio, si prepara una gran festa.
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