Il costo dell'istruzione
A Roè Volciano il Comune, per garantire il diritto allo studio, spende oltre 1200 euro per ognuno dei 419 studenti residenti.

Forse la scuola dell’obbligo ha qualche carenza ma di sicuro costa. E molto. Anche a Roè Volciano, con il Comune che, per garantire il diritto allo studio, spende oltre 1200 euro per ognuno dei 419 studenti residenti.

Complessivamente, l’ultimo piano di settore prevede una spesa di 525.705 euro, che per il 30% verrà rimborsata alle casse civiche attraverso i contributi degli utenti. Le diverse voci di costo?

Si va dai 118.100 euro necessari per il servizio di trasporto, riepiloga l’assessore Sandra Zaboni, attuato con due minibus, ai 368 mila dedicati al funzionamento della scuola (dal riscaldamento all’energia elettrica, dal telefono alla manutenzione), senza dimenticare i 39.600 stanziati per i progetti pre scuola, scuola dell’infanzia, della elementare e della media, per l’assistenza ad personam, per le borse di studio e per dare corpo ai contributi simbolici al Centro Eda ed alla cooperativa Cfp Scar.

Roè Volciano conta 17 giovanissimi iscritti alla pre scuola (bambini dai 2 ai 3 anni), 112 alla scuola materna, 149 bambini che frequentano la scuola elementare, 134 ragazzini nella scuola media e 7 nella Scar.

«Su 412 bambini dai 2 ai 13 anni (circa il 10% della popolazione) - spiega l’assessore -, solo una trentina sono stranieri, meno del 10%. Una percentuale bassa rispetto a realtà vicine come Vobarno, nella quale si registrano punte oltre il 50%».

Nel frattempo, sempre a Roè sono iniziati i lavori di realizzazione della nuova scuola primaria da 1500 metri quadri, che sta nascendo a fianco della scuola media. «Il nuovo edificio, che sarà pronta per la fine di quest’anno, sarà pagato in parte con un mutuo, e in parte alienando immobili di proprietà comunale».

Infine, un notevole credito lo hanno ricevuto i progetti «Opportunità» e «Regoliamoci» dedicati alla prevenzione dell’abbandono scolastico (per medie ed elementari) e «Legalità», rivolto invece ai genitori, che coinvolgono Comune, scuola, cooperativa Area e gruppo «La famiglia»: sono stati infatti finanziati dalla Regione per quasi 50 mila euro sui 68 mila necessari complessivamente.

Massimo Pasinetti
Da Bresciaoggi
0119roe.jpg