I comuni della Bassa vogliono dire la loro
Ancora sul lago d’Idro, e soprattutto sulle sue fresche e chiare acque, che da un po’ di tempo a questa parte sono sempre e comunque sotto le luci della ribalta, corteggiate e contese da un nugolo di pretendenti.

Ancora sul lago d’Idro, e soprattutto sulle sue fresche e chiare acque, che da un po’ di tempo a questa parte sono sempre e comunque sotto le luci della ribalta, corteggiate e contese da un nugolo di pretendenti: dagli operatori turistici ai produttori di energia elettrica, passando per gli agricoltori e le industrie che si trovano a ridosso del fiume Chiese.

Le acque di questo lago, insomma, sembrano essere come il Figaro del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: tutti le cercano, tutti le vogliono. Su questa vicenda, che va avanti da anni, tutti coloro che sono parte in causa hanno detto la loro.
Ora a chiedere la parola, anzi, a pretendere d’essere ascoltati sono i sindaci dei Comuni che si trovano a valle del lago. Ben 31 Comuni delle province di Brescia e Mantova: Gavardo, Prevalle, Nuvolento, Nuvolera, Botticino, Mazzano, Rezzato, San Zeno, Borgosatollo, Castenedolo, Poncarale, Montirone, Ghedi, Calvisano, Bedizzole, Lonato, Calcinato, Montichiari, Carpenedolo, Acquafredda, Visano, Remedello, Castiglione, Solferino, Cavriana, Medole, Guidizzolo, Acquanegra, Asola, Casalmoro e Canneto.

Martedì prossimo, infatti, 23 gennaio, i primi cittadini di questi comuni si riuniranno a Montichiari per discutere in merito alla situazione del lago d’Idro.

«Credo sia giusto che anche i paesi che si trovano a valle facciano sentire la loro voce - dice il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa -. Anche e soprattutto su un aspetto particolare della vicenda. Mi riferisco all’ipotesi di una chiusura temporanea, ma totale, dello svaso del lago d’Idro, così da consentire allo stesso di riempirsi un po’».

Naturalmente, continua Gianantonio Rosa, «la posizione ufficiale del 31 Comuni uscirà dall’incontro di martedì prossimo. Però, a nome personale, ma anche a nome di alcuni colleghi che ho sentito in questi giorni, posso anticipare che questa ipotesi non ci piace neanche un po’. Per questo credo che, a difesa del nostro territorio, della nostra gente e dei nostri interessi, sia giusto, anzi, doveroso far sentire anche la nostra voce».

Sul tema delle acque del lago d’Idro, intanto, si registrano altre prese di posizione. Il «Presidio 11 gennaio» ribadisce di non essere interessato alle dimissioni del sindaco, ma a garantire il minimo vitale per il lago dal suo scolmo naturale.
Dal canto suo l’Ulivo di Brescia e Valle Sabbia esprime solidarietà al sindaco di Idro, che nel suo ruolo istituzionale non poteva assumere iniziative unilaterali per chiudere immediatamente la galleria degli agricoltori.

Osvaldo Squassina (consigliere regionale) e Gianna Baresi (consigliere provinciale) dichiarano che presenteranno un’interrogazione nelle rispettive sedi consiliari per ottenere il ripristino della sicurezza violata con l’apertura della galleria. Da Giornale di Brescia
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