Valsabbino perde la vita urtato dal treno
Ad accorgersi che sulla massicciata c’era un corpo senza vita, ieri mattina poco dopo le otto a Rezzato, è stato il macchinista del treno merci partito da Verona e diretto a Brescia

Ad accorgersi che sulla massicciata c’era un corpo senza vita, ieri mattina poco dopo le otto a Rezzato, è stato il macchinista del treno merci partito da Verona e diretto a Brescia: procedeva lentamente, a «vista» quando ha scorto la sagoma di un uomo adagiato vicino ad un cespuglio. Il macchinista ha subito avvisato la stazione e gli agenti della Polizia ferroviaria di Brescia.

Il decesso risaliva a poche ore prima; la vittima è un trentaduenne valsabbino, identificato in mattinata dagli agenti.

A poca distanza dal passaggio a livello era infatti ferma un’auto, sul cui sedile c’erano i documenti di una persona la cui scomparsa era stata denunciata nelle stesse ore dai famigliari.

L’uomo era uscito di casa lunedì senza più rincasare e ciò aveva insospettito i genitori. Ieri mattina la madre, trovando il letto intatto, si è rivolta ai carabinieri di Sabbio Chiese denunciando l’allontanamento del figlio.

Sul corpo senza vita, il medico legale ha rilevato ferite alla testa e alla spalla destra compatibili con l’impatto con un treno, anche se non si tratta di ferite devastanti. Il giovane pare comunque attraversasse un momento difficile per aver perso il posto di lavoro.

La salma è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale Civile di Brescia per il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari. Verrà poi fissata la data dei funerali. Il traffico ferroviario ha subito rallentamenti tra i 15 e i 20 minuti mentre la polizia effettuava i rilievi.

f.mo.
Da Bresciaoggi