«Ci raccontano delle balle»
di Ubaldo Vallini

Da lunedì non esce più acqua dal canale della centrale Enel, chiuso per manutenzione. E la situazione è diventata paradossale: invece che salire, il lago esce dalla Galleria degli Agricoltori, quella che non poteva essere collaudata.

“Da lunedì mattina il nostro lago sta uscendo dalla galleria degli agricoltori, quella che secondo il Rid non poteva essere utilizzata a causa dell’impossibilità di superare il collaudo. A noi pare proprio una presa in giro”.
Lo sfogo è del sindaco di Idro Augusta Salvaterra che aggiunge: “Adesso qualcuno deve spiegarci cosa succede, ma soprattutto è ora di smetterla di usare l’Eridio come se fosse una vasca buona solo per le utilizzazioni irrigue ed elettriche”.

C’è un nuovo, interessante, e per molti “irritante” capitolo, nell’intricata vicenda che vede protagonista suo malgrado quello che solo una decina d’anni fa era definito “il più pulito fra i laghi alpini”, mentre alcune stagioni non è più neppure balenabile.
A sconvolgere gli animi dei rivieraschi sono stati gli effetti della decisione da parte dell'Enel di procedere alla manutenzione straordinaria del canale della centrale, che lunedì 8 gennaio ha smesso di succhiare l’acqua dal lago e non lo dovrebbe fare fino alla fine di aprile.

E’ successo che per garantire i 10 metri cubi nel Chiese a valle del lago (considerati il minimo indispensabile per le utilizzazioni elettriche da Vobarno in giù - e c'è chi questa cosa la contesta) è stato ripristinato lo svaso di fondo conosciuto come “Galleria degli Agricoltori”.
Questo tunnel che dal 1917 permette di “bypassare” l’uscita naturale del lago, è inutilizzato da anni: nonostante ripetuti interventi, infatti, non riusciva più a superare il necessario collaudo.

Senza “galleria degli agricoltori” e con il timore che si muovesse la paleofrana ostruendo l’uscita del lago, il Registro Italiano Dighe aveva imposto di tenere il lago due metri più basso di quello che da sempre è considerato il livello massimo ammesso di 369 metri s.l.m.
Questa decisione soprattutto, a lungo contestata ed abbinata all’eccessiva dose di “nutrienti” negli scarichi a lago, ha contribuito a ridurre l’Eridio nello stato in cui si trova oggi, con i divieti di balneazione ormai fissi dappertutto, la fioritura delle alghe, il rischio di sopravvivenza anche per i pesci più robusti in caso di inquinamento ambientale.
Danni che si stanno rivelando tali anche dal punto di vista economico.

Il fatto che di punto in bianco la “galleria degli agricoltori” possa rientrare in funzione fa andare i rivieraschi su tutte le furie: “vuol dire che ci hanno sempre raccontato delle balle” è l’affermazione più benevola.
Anche l’accordo siglato di fronte al Prefetto lo scorso mese di novembre, che prevedeva in cambio di un adeguato piano di Protezione civile la possibilità da questa primavera di alzare il lago di un metro e mezzo, viene ora visto sotto una luce completamente diversa: “Già si strizzava l’occhio ai produttori di energia” vien detto.

Il sindaco di Idro Augusta Salvaterra e l’assessore all’ecologia Natale Freddi, pressati dai cittadini, ieri stavano valutando come agire anche dal punto di vista legale.
0109IdroLago02.jpg 0109IdroLago02.jpg