Botte da orbi per una «fumosa bionda»
di Ubaldo Vallini

Fumare fa male, ma dire ad un altro di smettere può fare anche peggio. E’ successo a Sabbio Chiese dove un fumatore ed i suoi polmoni se la sono cavata meglio di un «salutista» con naso rotto. L'unica consolazione è che alla lunga...

Fumare fa male, ma dire ad un altro di smettere può fare anche peggio. E’ quanto si conviene a Sabbio Chiese dopo l’episodio di violenza che alcuni giorni fa ha coinvolto due avventori di un bar nel centro del paese e che per qualche tempo ha provocato una vera e propria caccia all’uomo.

Infischiandosene dei divieti che esistono nei locali pubblici ormai da diverso tempo, un giovane d’origine marocchina ha pensato di accendersi una sigaretta.
Prima ancora che potesse intervenire il gestore del locale, è obbligato a farlo perché è lui il primo a rischiare una multa, ha fatto il suo ingresso nel bar A.Z. un 39enne del luogo che, individuato il disturbo ha chiesto a quell’altro di smettere o di uscire all’esterno.
La richiesta, non si sa quanto fosse perentoria, evidentemente non è piaciuta all’amante delle “bionde” che è uscito sì in strada, ma trascinandosi dietro il malcapitato avventore.

Una volta fuori è stata la furia a farsi strada: sempre con la sigaretta in bocca, forse per non dare la minima soddisfazione a quell’altro, il marocchino ha preso a sferrare calci e pugni fin che non ha ritenuto di essere soddisfatto del “torto” subito. Dopo di che se n’è andato, lasciando il “salutista” in un lago di sangue.

Richiamati dal gestore, sul posto sono intervenuti i volontari dell’ambulanza e i carabinieri della locale stazione.
I primi hanno trasportato il ferito all’ospedale, dove gli è stato diagnosticata la frattura del setto nasale e 35 giorni di prognosi per le botte subite.
Gli altri hanno cercato elementi in grado di permettere l’identificazione dell’aggressore che nessuno dei presenti aveva riconosciuto come persona nota.

Si ricordavano però di una profonda cicatrice sul viso ed è stato questo l’elemento che ha messo i carabinieri del maresciallo Rosina sulla strada buona.
L’uomo, M. A. muratore 35enne d’origine marocchina regolarmente in Italia, è stato così identificato e denunciato a piede libero per lesioni gravi.
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