Una storia senza fine
L’acqua del lago, che in questi giorni avrebbe dovuto tornare a scorrere nel suo corso naturale seguendo l’alveo del fiume Chiese, è invece stata dirottata verso la «Galleria degli agricoltori».

La vicenda farebbe quasi sorridere, se non si intravvedesse un paradosso: ma pare proprio che ai rivieraschi del lago d’Idro non sia concesso «tirare il fiato». L’acqua del lago, che in questi giorni avrebbe dovuto tornare a scorrere nel suo corso naturale seguendo l’alveo del fiume Chiese, è invece stata dirottata verso la «Galleria degli agricoltori», che da tempo non può essere utilizzata perché più volte ne è stato negato il collaudo.

Il mancato collaudo in molte occasioni è stato addotto come giustificazione alla progettazione della terza galleria, e ieri quando i rivieraschi si sono accorti che la galleria veniva utilizzata hanno dato in escandescenze.

«Adesso basta prenderci in giro» è solo una delle più blande affermazioni che circolavano ieri pomeriggio fra i più adirati, che si sono dati appuntamento in piazza a Crone per raggiungere il municipio e incontrare il sindaco di Idro, Augusta Salvaterra.

Sul tavolo del sindaco già dalla mattina piovevano richieste di spiegazioni e recriminazioni. L’amministrazione comunale in mattinata aveva appreso la notizia da una comunicazione firmata dal Commissario regolatore pro tempore Ettore Fanfani, che giustifica con queste parole l’utilizzo della galleria non collaudata:

«Gli afflussi del lago sono stati inferiori alle più pessimistiche previsioni (10 metri cubi al secondo); detta portata, che defluisce dal lago già dal primo dicembre scorso, ritengo sia il limite minimo su cui attestarsi per evitare turbative idrauliche, igieniche ed ambientali al fiume Chiese sub lacuale ed all’ampio territorio dallo stesso sotteso….. La regolazione avverrà utilizzando, dopo la chiusura della galleria dell’Enel, lo scarico di fondo (galleria degli agricoltori)».

In sintesi: siccome il canale Enel verrà svuotato per lavori di manutenzione, ed essendo il lago a quota troppo bassa per raggiungere la traversa di sbarramento e poter uscire dal corso naturale, non si aspetta l’innalzamento della quota, ma si continua a prelevare l’acqua che entra attraverso la Galleria degli agricoltori, per preservare l’ambiente sotto il lago.

Pare proprio che i bisogni a valle del lago d’Idro abbiano sempre la priorità. Sicuri che più di tutto siano gli interessi economici a tirare le fila di questa partita, i rivieraschi hanno gremito la sala consiliare, dove il sindaco ha promesso per i prossimi giorni azioni mirate a fermare quanto si sta verificando.

In merito a questa questione il Prefetto ha indetto per giovedì prossimo alle 12 una riunione con tutti gli enti interessati. Mentre il Comitato difesa lago d’Idro e Fiume Chiese sta valutando l’ipotesi di rivolgersi alla magistratura.

Mila Rovatti
Da Bresciaoggi
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