E' Gavardo la «capitale»
Centinaia di statuine provenienti da tutte le regioni d’Italia, una coreografia di circa settanta metri quadrati e poi casette, fontane, pastorelli e al centro, naturalmente, la sacra famiglia...

Centinaia di statuine provenienti da tutte le regioni d’Italia, una coreografia di circa settanta metri quadrati e poi casette, fontane, pastorelli e al centro, naturalmente, la sacra famiglia.

Il presepe di Federico Baronchelli, allestito in via Andrea Gosa a Gavardo, è aperto e può essere visitato fino al 10 gennaio.
Dietro questa impegnativa «fatica» che Federico Baronchelli ha condotto nel ricordo del fratello Silvano (maestro elementare molto conosciuto in paese scomparso prematuramente) ci sono mesi di lavoro. Federico, in collaborazione con un amico, Giorgio Facchetti, realizza da sette anni questa Natività, ogni volta arricchendola di nuovi elementi.
C’è anche un fine solidaristico: quest’anno eventuali offerte raccolte verranno destinate al restauro della chiesa di Santa Maria a Gavardo, danneggiata dal terremoto del 24 novembre del 2004.

Ma Gavardo si conferma come vera e propria capitale dei presepi, grazie ad una massiccia presenza di allestimenti di Natività visitabili in questi giorni.
Certamente una visita merita il presepe realizzato anche quest’anno dal Borgo del Quadrel nella zona di Fornaci. Si tratta di un presepe in cui compaiono le vie, le piazze, l’ambiente del paese.
C’è poi in località San Peder un’altra natività realizzata dall’omonimo borgo.
Ancora: il presepio vivente al vecchio Mulino di Gavardo, curato dal gruppo «Amici del presepio vivente» e poi «La collina dei presepi», al civico 62 di via Dossolo, dove i lavori sono coordinati da Tersilia Ranesi.

Sono questi soltanto alcuni, ma le rappresentazioni della Natività sparse un po’ per tutto il paese sono davvero numerose, senza contare il concorso organizzato dai commercianti del paese a cui hanno aderito in tanti.

p. pas.
dal Giornale di Brescia
1231Presepe.jpg