I dubbi di «Insieme per la Valle»
Secoval e Vallesabbia solidale? «Sono entrambe società che devono dare ai valsabbini null’altro che i migliori servizi al minor costo possibile». Santino Campagnoli, a nome della minoranza comunitaria mette le mani avanti...

Il ruolo di Secoval e Vallesabbia solidale? Santino Campagnoli, a nome della minoranza consiliare della Comunità montana valsabbina, mette le mani avanti: «Sono entrambe società che devono dare ai valsabbini null’altro che i migliori servizi al minor costo possibile. Non si tratta di una scommessa d’investimento, come qualcuno vuol far credere, ma di due realtà al servizio di un territorio dal quale non devono uscire».

Una presa di posizione, questa, che nasce dalla «nuova frontiera» delle società; realtà che, secondo l’attuale maggioranza della Comunità montana, dovrebbero ormai fare businnes.
«Sono da sempre attento alle esigenze sovraccomunali - prosegue Campagnoli, sindaco di Agnosine e capogruppo di Insieme per la valle, in minoranza nell’ente comprensoriale -, e sono stato uno dei promotori delle società in questione, cosciente del fatto che per gestire alcuni servizi i comuni devono associarsi, creando strutture che siano in grado di consentire anche ai piccoli municipi servizi che da soli non potrebbero avere. Ho quindi sottoscritto e condiviso il percorso sin qui fatto: costituzione delle società, rafforzamento delle stesse attraverso l’aumento di capitale sociale, e strategia di sviluppo da parte dei comuni, in modo da garantire i servizi».

Servizi di cui proprio i comuni sono i primi fruitori: «E sono anche interlocutori dei cittadini; devono quindi essere loro a decidere le strategie di queste strutture che, intese come braccio operativo delle amministrazioni locali, hanno bisogno della massima condivisione della politica dei servizi sul territorio».

Campagnoli, in sintesi, non apprezza i progetti di crescita economica, e continua a vedere Secoval e Vallesabbia solidale come strumento per fornire ai paesi, anche in virtù di bilanci civici sempre più magri, servizi di alta qualità ottimizzando i costi.
«L’apertura alle amministrazioni locali esterne al territorio valligiano - afferma - deve essere spiegata e motivata, ed eventualmente avvalorata con un ampio consenso. Ci devono spiegare le ragioni tecniche ed economiche, e quali vantaggi ci siano ad aprire a realtà che nulla hanno a che fare con la valle. Ci si deve anche spiegare se a loro le società forniranno i servizi agli stessi costi dei comuni valsabbini».

Campagnoli non ha quindi cambiato idea su Secoval e Vallesabbia solidale: «Realtà che appoggio e condivido, ma per le quali pongo dei distinguo territoriali. Sono altri ad aver cambiato idea sulle società, ovvero la seconda forza politica della maggioranza che oggi regge la Comunità che, quando le creammo, le definì un incubo per i valsabbini».

Massimo Pasinetti
da Bresciaoggi
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