Al buio il centro di Villanuova
Questo finale d’anno sarà certamente ricordato come uno dei più difficili per il comune di Villanuova sul Clisi. Non bastavano infatti i problemi politici dell’ammministrazione comunale, che si protraggono ormai dalla fine di ottobre...

Questo finale d’anno sarà certamente ricordato come uno dei più difficili per il comune di Villanuova sul Clisi.
Non bastavano infatti i problemi politici dell’ammministrazione comunale, che si protraggono ormai dalla fine di ottobre, seguiti dall'interesse dell'intera comunità locale. Non era sufficiente la complicata situazione finanziaria delle casse municipali, ancora in crisi dopo il terremoto del 2004 e gravate dall'ormai sicuro sforamento del patto di stabilità per il 2006.

L'ultima difficoltà riguarda l'illuminazione di parte del centro storico villanovese, bloccata da una settimana a causa di un non meglio precisato guasto agli impianti che portano la linea elettrica pubblica alle luminarie del nucleo abitato più antico di Villanuova.
Ad essere toccati dall'inusuale disguido (che dipenderebbe dall’Enel, non dal Comune che si sta impegnando per una soluzione: questo va detto) sono i lampioni di via Chiesa e di via Bianchi, le due strade che circondano la vecchia «casa delle suore», attualmente sede provvisoria del palazzo municipale dopo il sisma di due anni fa, in attesa che le discussioni fra i partiti lascino il posto ai programmi e alle decisioni sul recupero o la vendita del municipio danneggiato dalle scosse sismiche, ancora inagibile.

Ma soprattutto sono rimasti spenti i lampioni di via Zanardelli, il tratto di strada provinciale 116 che attraversa il centro del paese da sud-ovest verso nord-est ricalcando il vecchio tracciato della statale che collega Brescia al Lago di Garda.
È una direttrice particolarmente trafficata via Zanardelli, dato che molti automobilisti preferiscono evitare la tangenziale per gli spostamenti brevi tra la bassa Valle Sabbia e il Garda: chiunque si muova tra Gavardo, Roè Volciano, Vobarno, Salò e dintorni, senza usare la statale 45 bis, passa dal centro di Villanuova e dalla carreggiata ora senza illuminazione.

Proprio qui nasce il problema principale causato dal guasto di questi giorni: la sicurezza di chi transita nottetempo in via Zanardelli, in via Bianchi e in via Chiesa è messa in serio pericolo dal deficit di illuminazione, che lascia al buio una zona in cui abbondano gli esercizi commerciali aperti anche di sera, e che quindi potrebbe diventare rischiosa soprattutto per chi circola a piedi.

«Non è una questione di poco conto - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici. Ignazia Tellaroli -, perché in passato in quel tratto di strada si sono già verificati alcuni incidenti, anche mortali. Per questo la mancanza di luce in via Zanardelli è un problema per la sicurezza, che stiamo cercando di risolvere, ma senza trovare collaborazione da parte della società Sole, la controllata Enel che gestisce l'illuminazione pubblica».
Aggiunge l’assessore: «I lampioni sono spenti dal 5 dicembre, e già il giorno successivo abbiamo mandato un fax a Sole per segnalare il guasto: nella risposta veniva specificato che la soluzione sarebbe stata trovata entro una settimana, ma ad oggi la luce manca ancora e noi sappiamo solo che il problema pare essere più grave del previsto».

Eppure Sole sul suo sito internet garantisce «qualità del servizio e tempestività d'intervento, potendo contare su una presenza capillare su tutto il territorio con personale Enel per le operazioni di pronto intervento».
Ma nonostante le garanzie sventolate, i circa 4000 clienti in tutta Italia (pari al 50 per cento delle amministrazioni comunali), il milione e 800.000 punti luce gestiti e i 154 milioni di euro fatturati nel 2005, la società nata dopo la privatizzazione dell'Enel pare non avere in questo caso le capacità per ridare tempestivamente la luce a Vilanuova.

La sorte sembra aver voluto accanirsi sul Comune valsabbino proprio in questo momento delicato, in cui le polemiche si fanno sempre più accese in Comune. Anche se in questo caso il Comune non ha colpe.

Luca Cortini
da Bresciaoggi