Muore nel Chiese a Ponte Caffaro
di val.

Bernardo ha cercato la moglie per tutta la notte fra Ponte Caffaro e il lago, temendo il peggio. L’ha trovata ieri mattina alle prime luci dell’alba nel Chiese, impigliata vicino alla riva bresciana ai piedi di un argine senza riparo.

Bernardo ha cercato la moglie per tutta la notte fra Ponte Caffaro e il lago, temendo il peggio. L’ha trovata ieri mattina alle prime luci dell’alba nel Chiese, impigliata vicino alla riva bresciana ai piedi di un argine senza riparo.
In quel punto il fiume affianca una stradina senza uscita e si prepara a tuffarsi nell’Eridio. La località si chiama Refino, appena oltrepassato il ristorante “Al Pescatore”.

Il primo ad accorrere insieme all’uomo è stato Carlo, il responsabile dei volontari caffaresi dell’ambulanza. Il corpo di Mariarosa era impigliato fra i sassi e alcuni ferri arrugginiti.
I colleghi con l’autolettiga sono arrivati veloci, ma non c’era ormai nulla da fare.

Ai carabinieri di Vestone e di Idro, intervenuti con due pattuglie, il compito di capire quali siano stati gli ultimi movimenti della donna che aveva 62 anni e se la caduta sia stata accidentale, volontaria o altro.
Dopo il recupero da parte dei Vigili del Fuoco di Vestone la salma è stata ricomposta nell’obitorio di Gavardo a disposizione delle autorità e sarà con ogni probabilità l’esame autoptico a fornire agli inquirenti gli elementi necessari per fugare ogni dubbio e chiudere il caso.

La notizia della scomparsa della donna, che insieme al marito si era trasferita da Binzago di Agnosine nella frazione bagossa alla fine degli anni ’60, ha sconvolto l’intera comunità caffarese.
A piangere la sua scomparsa sono rimasti anche quattro figli, ormai adulti a loro volta: tre femmine e un maschio.
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