Idro premia i più bravi
Per sostenere i sacrifici che i ragazzi valsabbini sostengono per risultare preparati in vista di un futuro lavorativo, l’Amministrazione comunale di Idro ogni anno premia con una borsa di studio gli studenti con i voti migliori.

L’istruzione scolastica richiede impegno e fatica da parte di tutta la famiglia. Se infatti uno studente, per ampliare le proprie conoscenze, deve trascorrere lunghe ore sui libri i genitori, per conto loro, devono sostenere spese onerose per far proseguire gli studi ai figli.

Consapevole dei sacrifici che i ragazzi valsabbini sostengono ogni giorni per risultare preparati in vista di un futuro lavorativo, l’Amministrazione comunale di Idro ogni anno premia con una apposita borsa di studio quegli studenti che hanno concluso l’anno con i voti migliori tra quelli che frequentano le scuole locali.

Giovedì scorso, presso la sala consiliare del Municipio di Idro, cinque studenti hanno ricevuto il prezioso riconoscimento assegnato dal Comune di Idro che rappresenta, oltre a un meritato traguardo (raggiunto con ovvia soddisfazione da parte degli interessati) un prezioso sostegno economico in previsione di nuovi anni dedicati alla scuola.

La borsa di studio è stata consegnata a Daniela Bettazza, Rosalia Vaglia e a Alice Luraghi, tre studentesse che hanno superato con ottimi risultati l’esame di stato di terza media.
L’ambito premio è andato inoltre a Francesco Mazzoleni e ad Andrea Bonardi, iscritti rispettivamente al quarto ed al quinto anno della scuola superiore.

«È importante imparare - ha commentato il sindaco Augusta Salvaterra al momento della consegna - ad avere soddisfazioni dal lavoro intellettuale che dà vita alle idee».

Durante la cerimonia di consegna particolarmente apprezzati sono risultati anche gli interventi di Alfredo Bonomi, preside dell’Istituto superiore «Perlasca» di Idro e del preside della scuola media del paese Navacchi.
«Anche in Vallesabbia - ha dichiarato Bonomi - non è più sufficiente il lavoro senza alta professionalità e preparazione. Questa borsa al merito deve farvi comprendere che il sapere è prezioso non per la superbia di dire io so ma perché è uno strumento per misurare le nostre forze».

Michele Avigo
dal Giornale di Brescia
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