Graduale ritorno alla normalità
Oggi Pompegnino vivrà un altro, importante passo verso il ritorno alla normalità dopo il sisma che aveva messo in ginocchio la frazione di Vobarno il 24 novembre del 2004. Fin dalle 7 del mattino, infatti...

Oggi Pompegnino vivrà un altro, importante passo verso il ritorno alla normalità dopo il sisma che aveva messo in ginocchio la frazione di Vobarno il 24 novembre del 2004.
Fin dalle 7 del mattino, infatti, cominceranno le operazioni per smontare due delle sei tensostrutture acquistate dal settore di Protezione civile della Provincia di Brescia e messe a disposizione delle comunità colpite dall’emergenza all’indomani del terremoto.

Dopo due anni, quindi, la Messa di Natale, anche per gli abitanti di Pompegnino verrà celebrata in uno spazio chiuso e non in strutture provvisorie. Nella frazione vobarnese da qualche settimana è disponibile il salone del risistemato oratorio.

“E’ con certezza – spiega l’assessore provinciale alla protezione civile, Corrado Scolari -; l’azione più simbolica verso il ritorno alla normalità e l’abbandono della precarietà in un luogo particolarmente colpito del terremoto bresciano. Ora continuiamo a lavorare tutti insieme per le situazioni ancora in sospeso”.

Oltre alle due strutture di Pompegnino (una ospitava la chiesa, l’altra un centro socio ricreativo) la Provincia ha ancora sul territorio 4 tendoni adibiti a luoghi di culto (Fasano, Carpeneda di Vobarno, Clibbio di Sabbio Chiese e Gazzane di Preseglie) che verranno disallestiti non appena gli edifici ritorneranno agibili e ci vorrà ancora del tempo.

Intanto domani si chiude la vicenda di Pompegnino: “Grazie al lavoro di 30 volontari pescati fra i gruppi che fanno riferimento all’ente provinciale (attualmente 108 per un totale di oltre 3000 volontari) e coordinati dai tecnici della struttura di via Musei – ha detto ancora Scolari -, non abbiamo mai fatto venir meno la vicinanza e la collaborazione alle comunità colpite dal sisma e anche in questa fase di ritorno alla normalità siamo a piena disposizione e lavoriamo con gli altri enti per il superamento definitivo dell’emergenza”.

Pompegnino, tuttavia, merita una menzione particolare, se non altro per i maggiori disagi sopportati nelle immediate ore successive al sisma: “Per molti giorni – conclude infatti Scolari - la nostra colonna mobile ha permesso agli abitanti di questa frazione di avere un pasto caldo e un ristoro immediato, poi abbiamo fatto si che si potessero posizionare sul territorio punti di aggregazione dignitosi anche se provvisori. In emergenza é fondamentale garantire che la vita possa svolgersi e continuare con un grado di normalità accettabile”.
1201PompegninoChiesa.jpg 1201PompegninoChiesa.jpg