Premiato lo studio dei ragazzini vestonesi
di red.

Sono i ragazzi della scuola media di Vestone i vincitori del “Filo d’Arianna”, concorso organizzato dall’International Communication Society (Ics) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sono valsabbini della scuola media “Fabio Glisenti” di Vestone i vincitori del “Filo d’Arianna”, prestigioso concorso organizzato dall’Associazione International Communication Society (Ics) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il contributo didattico realizzato dai giovani vestonesi, frutto di un lavoro di laboratorio che gli alunni hanno dedicato al Forno fusorio di Livemmo sotto la guida della “prof” di lettere Lucia Pasini e dello storico dell’economia Giancarlo Marchesi, è arrivato infatti fino alla selezione finale delle ”Giornate dell’identità culturale 2006”, che si è tenuta nella sala dei Provveditori del Comune di Salò sabato 11 novembre.
Per l'occasione è stato scelto come il migliore fra quelli presentati da cinque finalisti.

La manifestazione è stata espressamente dedicata agli studenti delle scuole medie statali e paritarie di I e II grado, e agli universitari degli atenei italiani, con l’obiettivo di stimolare nei ragazzi dai 10 ai 24 anni la conoscenza del patrimonio artistico delle loro realtà territoriali.
L’invito che gli organizzatori della manifestazione hanno lanciato ai giovani studenti è stato – come si legge nella scheda del premio – proprio quello di “ricostruire attraverso i labirinti della memoria il passato del nostro Paese dalle origini ai nostri giorni facendone emergere l’identità come valore e come cultura”.

Una sfida che è stata prontamente raccolta dai ragazzi della Scuola media vestonese che, prendendo spunto dalla visita didattica compiuta all’impianto fusorio di Livemmo, hanno realizzato un suggestivo excursus dedicato all’attività minerario-metallurgica, risultato poi quello vincente fra decine di lavori presentati.

Da tale “esplorazione” è scaturito un approfondito lavoro didattico che ha portato gli studenti a predisporre un interessante opuscolo che traccia, con l’ausilio di schede e immagini, la storia della lavorazione del ferro nel Bresciano.
In particolare, l’elaborato realizzato dai giovani valsabbini si sofferma sull’impianto di fusione, il cosiddetto forno alla “Bresciana” e sull’importante ruolo storicamente ricoperto dalla metallurgia nelle valli Camonica, Trompia e Sabbia.

I ragazzi della Scuola media vestonese, insomma, grazie alla loro voglia di conoscenza, unità alla forte curiosità e al senso di meraviglia, si sono spinti a ricostruire un’importante pagina della storia economica bresciana.

Oltre alla Scuola media “Glisenti”, all’appuntamento di sabato sono stati premiati al secondo posto l’Istituto Comprensivo “Tonolini” di Breno. Terzi ex equo il plesso di Lozio dell’Istituto comprensivo di Borno e l’”Antonelli” di Artogne.
Una menzione di merito se l’è guadagnata il Liceo Scientifico Copernico di Brescia.
Fra i presenti il dirigente dell’Usp dott. Giuseppe Colosio e Augusta Busico in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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