Pubblico e Privato a Roè
Associazioni, Comune e scuole hanno varato a Roè Volciano un nuovo progetto che mira ad affrontare le problematiche della devianza giovanile. Parte così un progetto di contenimento che vede insieme pubblico e privato.

Le scuole, il Comune, il gruppo «La Famiglia», le cooperative sociali e le associazioni di volontariato di Roè Volciano hanno unito le forze nel tentativo di prevenire il disagio giovanile. Come?
«Il lavoro previsto - risponde l’assessore di riferimento Sandra Zaboni - è stato costruito in rete coinvolgendo le realtà locali. Ed è così che i due progetti presentati dall’associazione di volontariato La Famiglia hanno ricevuto credito dalla Regione, che li ha finanziati per 48 mila dei 68.500 euro complessivi. Ora si lavorerà sia sul tema della legalità, sia su quello dell’abbandono scolastico che a Roè è pesante: in questi ultimi due anni scolastici, in paese abbiamo registrato una percentuale di bocciati e di non ammessi agli esami del 28%».

Il primo progetto, battezzato «Opportunità», è rivolto a 30 bambini della scuola elementare e a 20 della media con l’obiettivo, oltre che di sensibilizzare la comunità sul fenomeno della dispersione scolastica, di prevenire l’abbandono e di potenziare le motivazioni dell’apprendimento.
Per questo è stato pensato lo «Spazio studiamo insieme», che prevede un pomeriggio da novembre a maggio che stimoli allo studio e sia di sostegno alla motivazione, con la presenza di educatori, insegnanti e volontari, conferenze sul tema, il coordinamento con le realtà territoriali sportive e lo sportello psicopedagogico (per 40 ore complessive) aperto ai genitori.
Il risultato atteso? La sperimentazione di nuovi spazi di sostegno scolastico e la creazione di sinergie efficaci sempre per prevenire disagio e problemi giovanili.

Il secondo progetto, intitolato «Regoliamoci», verrà attuato da ottobre a settembre 2007 e si rivolge a tutti i cittadini, e in particolare ai genitori, con un massimo di 20 partecipanti per altrettanti gruppi legati ai 3 ordini della scuola dell’obbligo.
Le finalità? Offrire spazi di riflessione sulla legalità, sensibilizzare alle regole e alla socializzazione e trovare sistemi condivisi di intervento per rispondere alla trasgressione.

Dal punto di vista pratico, «genitori, amministratori e cittadini si incontreranno per concordare tra loro le norme di comportamento e di gestione dei conflitti tra studenti, scuole e famiglie - aggiunge l’assessore -. Ci sarà anche un servizio di custodia dei bambini durante le ore di lavoro di gruppo dei genitori, e sul tema sarà pensato un percorso formativo per insegnanti. Inoltre si terranno conferenze sul tema, e verrà prodotto un documento congiunto di intesa tra scuola e famiglia in merito all’educazione alla legalità e agli strumenti da adottare in risposta alla trasgressione».

m.pas.
da Bresciaoggi