si è costituito il secondo aggressore
Si è costituito ieri mattina, presentandosi spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Salò, il 33enne che lo scorso 12 ottobre insieme al nipote aveva aggredito ai Tormini un giovane automobilista di Vobarno.

Su consiglio dell’avvocato di fiducia, ieri mattina si è spontaneamente presentato nella caserma dei carabinieri di Salò ed è stato arrestato il secondo dei due giovani che giovedì 12 ottobre, a Roè Volciano, avevano picchiato e derubato un ventitreenne di Vobarno per una questione di viabilità, incendiando poi la sua auto.

L’arrestato è G. M., 33 anni, abitante a Salò, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Brescia, con le accuse di rapina, incendio, violenza privata e lesioni.
Il complice era stato rintracciato mercoledì 18 ottobre e posto in stato di fermo dagli stessi carabinieri di Salò con le medesime accuse.
Si tratta di S. A., 20 anni, residente a Salò.
Il gip del tribunale non ha convalidato il fermo in carcere, ma ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Pare che il 23enne picchiato e rapinato avesse suonato il clacson per il mancato rispetto di una precedenza sulla strada.
Era a bordo della sua Panda quando un’auto, all’incrocio di Roè Volciano, non rispettando la precedenza, gli aveva «tagliato» la strada, costringendola ad inchiodare.

Due colpi di clacson scatenarono una reazione imprevista: il malcapitato fu inseguito, fatto scendere dall’auto, colpito a calci e pugni e infine derubato del portafogli e dell’auto, poi ritrovata dai carabinieri abbandonata e incendiata, pare per evitare il rinvenimento di tracce.

(s.)
dal Gornale di Brescia