passa il tempo, i valori restano
Nonostante lo scorrere del tempo, che fa sě che le fila di coloro che hanno testimoniato i valori della Resistenza vadano sempre piů assottigliandosi, il tradizionale appuntamento di Barbaine, previsto per la seconda domenica di ottobre...

Nonostante lo scorrere del tempo, che fa sě che le fila di coloro che hanno testimoniato i valori della Resistenza vadano sempre piů assottigliandosi, il tradizionale appuntamento di Barbaine, previsto per la seconda domenica di ottobre, non manca mai di raccogliere molti valsabbini attorno ai cippi del sacrario, edificato nel 1965 a ricordo di tutti i caduti della Brigata Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi.

Il programma dell’appuntamento a Barbaine di Pertica Alta (al Santuario dei Morti, di architettura trecentesca ma restaurato negli anni ’80 del secolo scorso grazie ad un benefattore, l’americano di Pertica Alta, Angelo Turrini, che ne fece restaurare sia l’interno che l’esterno restituendolo all’antico splendore) ha visto prima il ritrovo a Livemmo per la posa della corona al monumento ai caduti, con poi il trasferimento a Barbaine.

Qui, come di consueto, dopo l’alzabandiera c’č stata la santa messa celebrata dal cappellano delle Fiamme Verdi, don Riccardo Vecchia (la cui omelia ha assunto l’intensitŕ di una vera e propria commemorazione), seguita dai saluti del sindaco di Pertica Alta Denis Alessandro Zanolini e del presidente comunitario Ermano Pasini, e da un profondo ricordo da parte dello storico valsabbino per antonomasia, Alfredo Bonomi, mentre Ermes Gatti, presidente provinciale delle Fiamme Verdi, all’ultimo minuto non ha potuto essere della partita, a causa di improvvisi guai fisici che l’hanno condotto in ospedale.
Al termine, dopo la posa di due corone al monumento ai caduti della Brigata Perlasca, c’č stato l’ammainabandiera.

Il monumento, solo in apparenza spoglio perchč costituito da un insieme di blocchi di pietra, in realtŕ su ognuno dei blocchi porta inciso il nome di un partigiano caduto.
Com’č consuetudine, all’appuntamento era presente anche Ennio Doregatti (il comandante Toni, che in quei frangenti guidava la Brigata Perlasca: oggi vive a San Polo con la moglie, la maestrina Santa Dusi, anch’essa presente e che, da staffetta partigiana, fu a quel tempo catturata e torturata, ma mantenne coraggiosamente la consegna del silenzio).
E’ invece mancato Giulio Pietro Ebenestelli, vice comandante della Brigata, animatore in tutti questi anni del ricordo in Barbaine, ed oggi scomparso.

L’appuntamento, tutti attorno a quei valori dati oggi troppo per scontati ma in realtŕ conquistati solo perché qualcuno ha dato il proprio sangue durante la stagione della Resistenza, č per il prossimo anno, sempre alla seconda domenica di ottobre.

Massimo Pasinetti
da Bresciaoggi