fila tutto liscio a Gavardo
Nessun incidente alle manifestazioni di Forza Nuova e del Collettivo Antirazzista che hanno avuto luogo contemporaneamente e a poca distanza una dall'altra questo sabato sera a Gavardo. Massiccia la presenza delle Forze d'ordine.

Gavardo presidiata da un imponente spiegamento di forze di polizia in occasione della manifestazione promossa da Forza nuova contro l’immigrazione e della controiniziativa del Collettivo antirazzista del Garda e della Vallesabbia.

Un vero e proprio esercito di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale ha tenuto rigidamente separate le due manifestazioni, favoriti anche dalla disposizione del paese valsabbino che č tagliato in due dal fiume e dal canale Naviglio.

Cosě sulla sinistra orografica del Chiese in piazza De Medici, letteralmente circondati dalle forze dell’ordine, hanno manifestato gli esponenti di Forza nuova.
Dalla parte opposta - separati dai due corsi d’acqua e dal ponte e da una massiccia presenza di poliziotti - sulla destra del fiume in piazza Zanardelli gli esponenti del Collettivo.

Nessun incidente e qualche lamentela per una iniziativa destinata a far discutere anche in futuro.
Forza nuova ha rimarcato il fatto che l’accesso alla piazza De Medici era di fatto impedito ai cittadini che volevano partecipare al presidio. Una famiglia ha chiesto l’intervento dei carabinieri in via Fornaci dopo aver dichiarato di essere stata pesantemente insultata (con annesso lancio di bottiglie per fortuna non andato a segno) da alcuni giovani che li avevano scambiati per esponenti di Forza nuova.

Sul tappeto restano le polemiche e le divisioni su una questione - quella dell’immigrazione - che anche a Gavardo produce dinamiche sociali del tutto nuove e che certo vanno gestite con consapevolezza e senza sottovalutazioni.
Al centro l’atteggiamento dei gavardesi che magari si sentono un po’ tirati per la giacchetta (Forza nuova: «Sono disperati, non vivono piů tranquilli nel loro paese»; Collettivo: «Gavardo modello di integrazione per la provincia bresciana») e in piazza l’altra sera sono pure andati, un po’ di qua e un po’ di lŕ, ma soprattutto per curiositŕ, almeno questa č stata l’impressione.

Quel che č certo č che la gran parte della gente ha preferito restare alla larga, cosa peraltro facilmente prevedibile data la situazione che si era venuta a creare.

Paola Pasini
dal Giornale di Brescia