Prevalle, Paitone e Serle uniscono le forze
«Tutti per uno, uno per tutti; l’unione fa la forza». Aforismi, proverbi. Certamente espressioni della saggezza popolare che oggi, in tema di sicurezza pubblica, sembrano avere ispirato la strategia pianificata...

«Tutti per uno, uno per tutti; l’unione fa la forza».
Aforismi, proverbi. Certamente espressioni della saggezza popolare che oggi, in tema di sicurezza pubblica, sembrano avere ispirato la strategia pianificata dai Comuni di Prevalle, Paitone e Serle, undicimila abitanti complessivamente, residenti nell’area di oltre 36 chilometri quadrati che si estende al vertice della biforcazione Garda-Valsabbia.

La Giunta di Prevalle ha dato il via libera al progetto «Sicurezza e controllo del territorio 2006-2007» con l’obbiettivo, dice la premessa del protocollo, di contrastare l’infittirsi di gravi fenomeni di criminalità, soprattutto della microcriminalità.
Un quadro che non può essere sottovalutato, e anzi - precisa Palazzo Morani - impone sempre più impegnative risposte delle istituzioni e delle forze dell’ordine attive nel territorio caratterizzato da un forte flusso di immigrazione clandestina che si mescola ad una folta presenza di extracomunitari regolari, bene integrati nel tessuto socio-economico di quest’area pre-gardesana.

L’Amministrazione comunale di Prevalle, in collaborazione, con i Comuni di Paitone e di Serle, e l’indispensabile supporto della locale stazione dei carabinieri, ha perciò concentrato gli sforzi e razionalizzato i servizi di sorveglianza e di sicurezza, potenziando l’organico della Polizia locale e adeguando tutti i dispositivi tecnici di videocontrollo.

Tra le finalità del progetto, diretto da Maurizio Goffi, comandante della Polizia municipale di Prevalle (Gianfranco Tirelli e Alessandro Catterina sono i referenti rispettivamente per i Comuni di Paitone e di Serle), quelle di garantire:
adeguata presenza e visibilità sul territorio degli agenti di polizia locale che pattuglieranno contrade e sorveglieranno edifici nelle ore serali e notturne;
maggiore rapidità di programmazione dei servizi speciali in caso di emergenze specifiche e ricorrenti;
azione preventiva e deterrente attraverso un accurato servizio di sorveglianza, anche mediante l’utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati;
strutturazione e attivazione di un servizio di polizia consortile.

Il progetto ha individuato complessivamente una ventina di aree sensibili da sottoporre a puntuale controllo.
Tra queste, i municipi dei tre Comuni, gli edifici scolastici, i parchi pubblici, le piazze più frequentate, i luoghi di ritrovo dei giovani, le banche, infine alcune zone isolate ma abitate. Su questi siti vigileranno costantemente le telecamere collegate alle sale operative della Polizia locale.

Il costo complessivo del progetto (predisposto per essere ammesso al finanziamento regionale) è stato preventivato in circa 250 milioni di vecchie lire, in larghissima misura utilizzati per incentivi agli agenti, compensi per il necessario supporto degli istituti di vigilanza privata, acquisto di due nuove autovetture e di nove telecamere che integreranno quelle già operative.

Uno sforzo considerevole come si può comprendere, ma che dovrebbe garantire risultati positivi come hanno indicato precedenti esperienze realizzate in questa stessa area del Bresciano.

esseci
dal Giornale di Brescia