volantini per salvare le poste valsabbine
di Vallini

Volantini in Valle Sabbia, per salvare alcuni uffici postali dal rischio di chiusura...

Volantini in Valle Sabbia, per salvare alcuni uffici postali dal rischio di chiusura.

L’avevano detto già negli anni scorsi gli amministratori valligiani: “Questo tentativo di far passare come fatto normale l’apertura a singhiozzo in estate di alcuni Uffici postali ci pare tanto il preludio al loro definitivo abbandono”.

Quelle erano a quanto pare parole profetiche, visto quanto sta accadendo ad Anfo, Lavenone, Mura, Pertica Alta, Pertica Bassa e Provaglio Valsabbia, dove Poste Spa vorrebbe che la “razionalizzazione estiva” proseguisse fin quasi a Natale.

Va bene che non ci sono più le mezze stagioni, ma arrivare fino a questo punto è sembrato davvero troppo alle organizzazioni sindacali del settore, Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil-Post, che hanno deciso di farsi sentire e di fare opera di sensibilizzazione. Così un giono hanno protestato davanti agli Uffici postali di Forno d’Ono, Lavenone e Provaglio Valsabbia, l'altro l'hanno fatto ad Anfo, Mura e Livemmo.

Un volantinaggio per distribuire copia della lettera aperta inviata alcuni giorni prima ai sindaci dei comuni interessati, al presidente della Comunità montana di Valle Sabbia, al prefetto di Brescia, al presidente della Provincia e alle Associazioni dei comuni bresciani.

La lettera, a firma dei sindacalisti Punzi, Sinico e Poiatti, vuole rendere consapevoli i valligiani che questa operazione di razionalizzazione, attuata per conseguire un equilibrio economico è, di fatto, il preludio alla definitiva riduzione dei servizi.

I sindacati invitano le istituzioni locali e i valsabbini ad adoperarsi per scongiurare la chiusura degli uffici esistenti, senza dimenticare di chiedere il potenziamento del personale in servizio presso le agenzie dell’intera Valle Sabbia, che da anni devono confrontarsi con un organico ampiamente insufficiente rispetto alle esigenze.

All’appello dei sindacati stanno già rispondendo le Istituzioni locali che appoggiando l’iniziativa sollecitano la convocazione di un tavolo di confronto a livello provinciale tra Poste Italiane, il prefetto, le istituzioni provinciali e i rappresentatiti delle organizzazioni sociali.

“L’obiettivo – dice il sindaco di Pertica Alta Denis Zanolini -, dev’essere quello di trovare le condizioni per ripristinare l’apertura giornaliera degli uffici, al fine di mantenere presso le piccole realtà della montagna valsabbina un servizio che possa soddisfare le esigenze di una popolazione che è costituita, nella maggior parte dei casi, da persone anziane”.