costruire libere relazioni
Il convegno organizzato per il 7 settembre nei locali della biblioteca comunale di Piazza Corradini, ha l’intenzione di costituire un punto fermo nel processo di integrazione interculturale.

“Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione”.

Così canta Ndjock Ngana, poeta e cantante del Camerun, ricordando come la pensano anche “dall’altra parte” in merito all’integrazione fra le diverse culture.

Tutto sta nel creare le occasioni per conoscersi reciprocamente.

Fra i centri valsabbini, Vobarno è quello che forse più di altri ha vissuto e sta vivendo questo confronto e l’occasione del convegno organizzato dal Centro Territoriale Intercultura Garda-Valsabbia per il 7 settembre nei locali della biblioteca comunale di Piazza Corradini, ha l’intenzione di costituire un punto fermo in questo processo.

Al seminario, dedicato soprattutto agli insegnanti delle scuole autonome del Garda e della Valle Sabbia, parteciperanno anche una delegazione del sindacato, assessori ai Servizi sociali e assistenti sociali.

Il calendario prevede l’apertura dei lavori alle 9;15 con i saluti del sindaco di Vobarno Carlo Panzera, del dirigente del Csa Giuseppe Colosio, dell’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione e formazione professionale Francesco Mazzoli, coordinati dalla dirigente scolastica Itala Cabrini.
Alle 10 Franco Valenti (dirigente del servizio per l’integrazione e la cittadinanza del comune di Brescia) relazionerà sul tema “il territorio e i processi di trasformazione delle culture”.
Dopo Valenti toccherà alla sociologa Maddalena Colombo affrontare la tematica “Alunni stranieri: identità e successo formativo”.
Per le 11 è atteso “Quando l’altrove è qui: costruire spazi di meditazione culturale” con Maria Grazia Soldati, psicopedagogista e mediatrice familiare del Gruppo Cronos Onlus.
Alle 12 verrà dato spazio al dibattito, prima della pausa pranzo che sarà gestita dall’Istituto Alberghiero “Perlasca” di Idro e dal Centro Culturale Islamico di Vobarno per i dessert.

Alle 14;30 sarà il turno dell’educatrice interculturale Chiara Cavagnini e di Hala Al Mukhallalati, mediatrice linguistico-culturale della Cooperativa “Tempo libero”, che parleranno di “educare in contesti culturalmente plurimi”.
Alle 15;15 interverrà Lucrezia Pedrali, formatrice Cem mondialità con “l’intercultura come sfida pedagogica.
Alle 16 spazio al linguaggio teatrale: “Morto un vecchio, morta una biblioteca” con Abderrahim El Hadiri della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia.

Quello atteso a Vobarno è un evento non solo di integrazione ma anche di arricchimento culturale durante il quale verranno presentate testimonianze e letti alcuni brani realizzati da ragazzi dei vari ordini di scuola e saranno proiettate video-narrazioni prodotte dal gruppo Cronos.

Maura vallini
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