La superstrada di Natale

I tempi delle promesse rimaste tali sembrano davvero archiviati, e dopo lunghi anni di attesa per il completamento di un progetto vecchissimo, con la riapertura dei cantieri la superstrada della Valsabbia ha ripreso effettivamente a marciare. I tempi stabiliti al momento di dare il via ai lavori del primo lotto Vobarno-Sabbio della variante, lo ricordiamo, erano precisi: tutti si sono impegnati per aprire la nuova tratta al traffico per il prossimo Natale; e forse sarà davvero così.

L’andamento delle opere sta insomma mandando in archivio il più che giustificato scetticismo dei valsabbini, causato non alla mancanza di fiducia nell’impresa che si è aggiudicata i lavori (la «Bregoli», una realtà locale), ma dalla «storia» passata di questo progetto, la cui realizzazione, vale la pena sottolinearlo, era stata avviata all’inizio del 1995.

In queste ultime ore è arrivata una conferma anche dai vertici dell’Anas che seguono i lavori passo passo: non scoccherà il 15esimo anno di attesa senza avere, almeno fino alla località Ponte Re di Barghe, una superstrada completata. La notte di Natale del 2009 porterà di sicuro in regalo a tutti i valsabbini il lotto Vobarno-Sabbio completato e aperto al transito.

A che punto sono i lavori? «Seguono i tempi previsti. I muri di contenimento dalla rotonda di Pompegnino in avanti - spiegano all’Anas - sono stati realizzati, e gli interventi in galleria sono finiti. Si stanno ultimando ora le opere relative al cavalcavia di Clibbio (quello che per anni, per i Valsabbini, è stato il ponte spezzato sospeso sulle loro teste dove Clibbio e Carpeneda si incrociano), e in località Cargiù di Vobarno, dove finisce la pista ciclabile, si deve ora realizzare un sovrappasso per disimpegnare un’abitazione».

Ci saranno poi una serie di ritocchi ultimativi e di perfezionamenti che si realizzano in fretta, dopodichè arriverà il momento dei collaudi, e poi del taglio del nastro per questi attesissimi 9 chilometri e 200 metri di percorso costati, tutto compreso, una cifra vicina ai 30 milioni di euro.
Ed a quel punto il pensiero potrà andare oltre, alla prosecuzione della superstrada da Ponte Re di Barghe fino al confine col Trentino passando per Nozza, Vestone, Lavenone e, infine, Idro: l’accordo di programma da 75 milioni tra Lombardia e Provincia di Trento è cosa fatta, così come l’approvazione da parte bresciana della variante Barghe-Idro.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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