Un alzabandiera per i 90 anni dell’Ana

L’Associazione nazionale alpini festeggia questo mercoledì 8 luglio i 90 anni della sua fondazione.

Era infatti l’8 luglio 1919 quando a Milano, sotto la giuda del capitano Arturo Andreoletti, valente alpinista accademico e valoroso ufficiale, medaglia d’argento al V.M. sul campo, si tenne l’assemblea costitutiva che diede vita all’Associazione nazionale alpini in congedo.

I festeggiamenti ufficiali si terranno il prossimo fine settimana sull’Ortigara, ma il presidente nazionale Corrado Perona ha invitato tutte le sezioni e tutti i gruppi sparsi in Italia e nel mondo a compiere una semplice cerimonia presso le rispettive sedi la sera dell’8 luglio. Un alzabandiera come gesto «di deferenza e devozione che gli alpini hanno per il tricolore che hanno sempre difeso contro tutto e contro tutti e che continueranno a difendere».

L’invito ai gruppi alpini della Valle Sabbia e del Garda Bresciano a compiere questo gesto è stato ribadito anche dal presidente Romano Micoli della sezione di Salò “Monte Suello”: mercoledì sera, quindi, le Penne nere si ritroveranno presso le rispettive sedi per l’alzabandiera, la recita della preghiera dell’alpino e la lettura della lettera inviata dal presidente nazionale. Un evento analogo a quello che compirono lo scorso 3 novembre per il 90° della fine della Prima guerra mondiale.

Nel suo messaggio il presidente dell’Ana scrive: «Il novantesimo compleanno è un evento di straordinaria importanza non solo per gli alpini, ma per tutte le nostre comunità. Gli alpini hanno sempre curato di portare anche una ventata di fratellanza, di umanità, di speranza e, perché no, anche di sana allegria, tutte cose assolutamente essenziali oggi più che mai, in un periodo caratterizzato dall’individualismo senza meta, dalla più squallida demagogia e dalla sistematica demolizione dei presupposti stessi della civile convivenza. Per nostra fortuna è ancora tanta la gente che non ha una visione così gretta e materialistica della vita e che, come noi, vive con serenità la consapevolezza di avere anche dei doveri verso gli altri e verso la propria comunità».
Auguri, quindi, a tutti gli alpini.

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