Semplicità e concretezza le parole d’ordine di Enrico Rizzi

È andato a Osvaldo Graziotti, il sindaco stroncato da un infarto nel marzo scorso, pochi mesi prima della conclusione del mandato amministrativo, il primo pensiero del neo sindaco Enrico Rizzi, nella prima seduta del consiglio comunale di Capovalle da lui presieduto.

È toccato infatti a lui, già nella precedente giunta, raccogliere l’eredità dello stimato primo cittadino. E il suo proposito «sarà quello di lavorare alacremente – ha annunciato nelle sue linee programmatiche –, assieme con la squadra di maggioranza, ma anche in estrema sintonia con il gruppo di minoranza, perché espressioni come collaborazione, aiuto reciproco, lavoro per la comunità, di cui tanto ci siamo fatti portatori, non restino vuote di significato». Il programma sarà quello presentato agli elettori, ma con una sottolineatura emblematica: «Scelte serie per opere semplici, ma di grande concretezza».

Per attuarlo ha deciso così la distribuzione delle deleghe assessorili: Daniele Colosi sarà vicesindaco, con delega ai Servizi sociali; a Rinaldo Fucina i Lavori pubblici, la Viabilità e l’Urbanistica; a Claudio Righetti la Forestazione e l’Agricoltura; infine la vera novità per Capovalle, vale a dire la prima donna nella giunta comunale, Samanta Porta, assessore a Turismo, Sport e Cultura. In carico al sindaco rimangono il Bilancio e affari economici, il Personale e gli Affari istituzionali.

Capogruppo di maggioranza è Simone Piccini, per la minoranza Flavio Luigi Carretta.

Infine, Rizzi ha annunciato la volontà di affinare l’organizzazione degli uffici comunali, per dare una risposta pronta e soprattutto corretta alle necessità dei cittadini. Stante la scarsità di risorse e la dimensione piccola del comune, importante sarà l’apporto degli enti sovracomunali, Comunità montana e Secoval, che intendono fornire un’unità di servizi, con personale qualificato, per i piccoli comuni.

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