Percorsi di vino... e dell’ingegno umano

Percorsi di vino... e dell’ingegno umano. È questo il filo conduttore della serata dedicata all'enogastronomia di qualità che si è svolta venerdì 8 maggio nei suggestivi vicoli dell'Antico Borgo della Casa Torre a Ono Degno, nel comune di Pertica Bassa, organizzata dalla Polisportiva Pertica Bassa e degli assessorati al Turismo e all’Agricoltura del Comune di Pertica Bassa e dalla Sommelier Anna Massolini.

Non tanto un percorso fisico, materiale, quanto un itinerario evolutivo dei prodotti delle mani dell'uomo; la similitudine riguardava in questo caso la scultura e la preparazione di prodotti gastronomici.

Uno scultore vede in un pezzo di legno informe la futura opera finita; attraverso il lavoro, la tecnica e la creatività raggiungerà il suo obiettivo: un volto, una natura morta o quant'altro dotato di anima e di espressività proprie. Sul medesimo concetto è basato anche il lavoro di un vignaiolo, inteso nella definizione più nostalgica, di un produttore di formaggio, di salumi o confetture: chi li crea ricerca un risultato che dia frutti saporiti, con la consistenza e amalgama desiderate, che incontrino il gusto della gente e ne possano esaltare i sensi.

La serata ha voluto ricreare questo viaggio progressivo del gusto, attraverso quattro soste in cui sono stati allestiti banchi di assaggio che riproponevano gli stadi evolutivi delle produzioni enogastronomiche e delle opere lignee, in questo caso il volto.

Ecco dunque il banco iniziale dedicato a produzioni più giovani, fresche, quali salumi, formaggi caprini e vaccini di appena pochi giorni; vino in abbinamento un Bardolino, giovane, fresco, dal colore rubino, opera lignea in questo caso un volto appena abbozzato prigioniero ancora del ceppo; Percorrendo un breve tratto di selciato rischiarato da poetiche fiammelle, accompagnati dalla musica e canti di due bravi musicisti si giungeva ai tavoli che presentavano formaggi più stagionati e saporiti, il vino dedicato un sontuoso Barbaresco di un bel rosso granato, elegante, speziato; qui l'artista proponeva già un volto più definito, scevro del legno in eccesso che imprigionava le fattezze umane.

La terza sosta offriva formaggi più evoluti, stagionati, d'alpeggio, aromatici con i profumi erbacei tipici, da degustare con confettura di ribes; il vino un Montiano, morbido, rotondo dagli aromi complessi già sviluppati , il legno scolpito aveva un volto umano espressivo seppur ancora da ultimare. Infine l'ultimo banco, allestito nelle sale della Casa Torre, proponeva la piccola pasticceria; il vino in degustazione, con un omaggio ai cugini d'oltralpe, era un Sauternes, ambrato, vellutato, avvolgente, frutto della vinificazione di uve appassite impreziosite dalla muffa nobile. Qui faceva bella mostra di sé la splendida scultura lignea che rappresentava un’arciera in tutto il suo vigore e plasticità, nell'atto di scoccare la freccia.

«La partecipazione all'evento – hanno dichiarato gli organizzatori –, con nostra piena soddisfazione, è stata piena e attenta. Il fine di esaltare i prodotti del territorio e di offrire eccellenze enologiche, crediamo, sia stato raggiunto.
Un grosso abbraccio e ringraziamento ai produttori locali per la loro collaborazione, alla Bottega di Scultura ed ai musicisti, ma soprattutto alla Sommelier A.I.S. Anna Massolini, che con la consueta professionalità, preparazione e passione ha selezionato i vini, proposto gli abbinamenti, promosso e valorizzato la serata conducendo i presenti lungo un cammino gustativo che ha permesso di esaltare le sensazioni del palato nel miglior modo possibile».

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