Vietati a Vestone i mercatini del 1° maggio

“Se è così allora mi devono spiegare come mai a Gavardo e Travagliato aprono le fiere e perché non chiuderanno le bancarelle settimanali di Vobarno”.
Flavio Carretta presiede l’associazione dei “Mercatini della Valle Sabbia” e non ci sta a far passare sotto silenzio quello che ritiene un affronto ingiustificato: “Avevamo programmato di piazzare una ventina dei nostri banchi nel piazzale di fronte alla Casa della Valle di Nozza, ma dal municipio ci hanno che non potevamo, non il Primo maggio, perché lo impone una legge regionale”.

La norma porta il numero 30 ed è del 28 novembre del 2007.
All’articolo 1 comma 11 così recita: “Salvo non coincida con la festa patronale e salvo deroghe motivate da parte dei comuni, non e` consentita l’apertura al pubblico delle attività di vendita nelle seguenti giornate domenicali o festive: 1º gennaio, Pasqua, 25 aprile, 1º maggio, 15 agosto, pomeriggio del 25 dicembre e 26 dicembre”.

La norma poi elenca le tipologie di attività per le quali le disposizioni di legge non vengono applicate (edicole, gelaterie, bar e via dicendo) e le bancarelle del mercato, su questa lista, non ci sono.
“Dall’Ufficio Tributi del Comune di Vestone, chi ci ha negato il permesso, ci ha scambiati per negozi fissi, di quelli che dalla sera alla mattina tirano giù la saracinesca. E non c’è stato verso di fargli cambiare idea” aggiunge Carretta, al quale non è rimasto che proporre ai suoi di allestire i banchetti dalle 9 alle 20 com’era previsto, ma a Capovalle, dove nessuno ha fatto una piega.

Una vicenda che appare curiosa, comunque la si voglia mettere, tanto più che nell’elenco dei giorni “proibiti” c’è anche il 25 aprile, cioè oggi, giorno in cui i “Mercatini della Valle Sabbia” hanno avuto il permesso di sistemarsi in piazza.
E pensa un po’, proprio a Nozza di Vestone.

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