Il punto fra Vobarno e Sabbio

Lo affermano gli ingegneri responsabili dei lavori, lo confermano gli amministratori pubblici che da tempo sollecitano e controllano: “Entro la fine dell’anno la Valle Sabbia avrà anche questo pezzo di strada”.
Stiamo parlando del completamento del primo lotto della variante alla 237 del Caffaro fra Pompegnino di Vobarno e Sabbio Chiese, quello che unito al resto permetterà di lasciarsi alle spalle Gavardo e di raggiungere in una decina di minuti Ponte Re di Barghe, ad un tiro di schioppo da Nozza di Vestone.

Quando si tratta di strade però, il rischio che possano slittare i tempi di consegna è sempre alto.
Per questo la domanda è d’obbligo: “Quali sono i fattori che possono, eventualmente, rallentare i lavori?”. Ci risponde l’ingegner Ennio Ferri che per conto della Bregoli Spa svolge il ruolo di coordinatore tecnico del cantiere: “Direi che siamo messi bene, visto che a fine maggio saremo già al 60% delle opere previste. Per ultimo dovremo pavimentare e posizionare la segnaletica e speriamo che il prossimo inverno, almeno all’inizio, non faccia troppo freddo”.

Giornata buona per fare il punto della situazione, quella di ieri, sul tracciato dove Bregoli, Abp Nocivelli e Sias, intendono spendere 30 milioni di euro su progetti curati dalle società di ingegneria Girpa e Barana.
Per l’occasione, fra gli altri, si sono presentati all’appuntamento i vertici del Compartimento Anas di Milano con Giuseppe Salerno, il presidente della Provincia Alberto Cavalli e l’assessore Mauro Parolini, i tecnici Gabriele De Simoni per Bregoli, Emanuele Cattaneo per Nocivelli e Vincenzo Russo per Sias.

“Con molto ritardo rispetto a quelle che erano le necessità, finalmente in Valle Sabbia la viabilità comincia ad essere efficiente e sicura. La comunità lo meritava” ha affermato Cavalli.
Mauro Parolini va avanti: “Abbiamo impegnato 75 milioni di euro per proseguire fino a Idro. Da poco è stato approvato il progetto definitivo e sono cominciate le procedure di Via. Prevediamo di appaltare l’opera a metà del prossimo anno. Abbiamo previsto migliorie an che sul resto della 237 del Caffaro che affianca il lago. Il Trentino è sempre più vicino, insomma”.

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